“Vado lento … e non mi pento”: Un Inno alla Vita e alla Calma, Per la giornata della lentezza.
La filastrocca “Vado lento… e non mi pento” di Vitalba Santoro è un invito a rallentare, osservare e apprezzare la bellezza della vita. Attraverso versi semplici ma profondi, l’autrice ci ricorda che la fretta spesso ci fa perdere i momenti preziosi. Vediamo insieme il significato, la spiegazione e alcune considerazioni su questa poesia.
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Significato:
- La filastrocca celebra la saggezza di prendersi il tempo necessario per vivere pienamente. Non è una questione di pigrizia, ma piuttosto di consapevolezza.
- La vita è come un fiume che scorre: se corri troppo, rischi di perderne la bellezza.
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Spiegazione:
- Vado lento e non mi pento: L’autrice afferma che preferisce andare piano e non rimpiange questa scelta. Non è una condanna della velocità, ma una scelta consapevole.
- Correre e sfuggire tra le dita: La vita può scivolare via se la viviamo troppo velocemente, senza fermarci a gustarla.
- Corsa e aspettare: La corsa ha il suo posto, ma ci sono cose che non possiamo controllare o forzare. A volte dobbiamo aspettare e lasciare che le cose accadano naturalmente.
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Considerazioni e Commento:
- Questa filastrocca ci invita a riflettere sulla nostra frenesia quotidiana. Quante volte ci siamo persi momenti speciali perché eravamo troppo impegnati a correre?
- Fermarsi, osservare e ascoltare sono atti di presenza consapevole. Il battito vitale migliora quando ci concediamo questi momenti di calma.
- La scelta di vivere con consapevolezza è personale. Ognuno può decidere il proprio ritmo, ma è importante non perdere di vista la bellezza della vita.
In conclusione, “Vado lento… e non mi pento” ci invita a rallentare, a goderci la vita e a non rimpiangere le scelte che ci portano verso la serenità.
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