Sostenibilità

Sostenibilità

Il termine “sostenibilità” significa tenere in equilibrio ed è un processo socio-ecologico caratterizzato dal desiderio di perseguire un ideale comune. Il concetto di s. è legato intrinsecamente a quello di tutela per il benessere ambientale, sociale, economico. È un concetto dinamico, in quanto le relazioni tra sistema ecologico e sistema antropico possono essere influenzate dallo scenario tecnologico, che, mutando, potrebbe allentare alcuni vincoli relativi, ad esempio, all’uso delle fonti energetiche.

Garantire la sostenibilità ambientale significa tenere in equilibrio il nostro ecosistema naturale.

Gli obiettivi da perseguire per mantenere in equilibrio la bilancia tra uomo ed ambiente si riconducono tutti ad una sola parola: ridurre. Le risorse del Pianeta non sono infinite, vanno preservate con cura, senza sprechi, rispettando ecosistemi e biodiversità.

Il principio guida è lo sviluppo sostenibile.

Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni.

Quindi ecosistemi e sistemi ambientali sani sono necessari per la sopravvivenza della specie umana e degli organismi viventi.

Lottare contro l’inquinamento, prendere provvedimenti drastici in tema di emissioni nocive e produzione di rifiuti, attivare circoli economici virtuosi e improntati all’innovazione come driver per ottimizzare, riciclare o riusare le risorse. Un ecosistema di comportamenti per un unico e grande obiettivo.

All’interno della nostra società dei consumi, lo smaltimento dei rifiuti è tra i più gravi problemi da risolvere: è sia causa di inquinamento ambientale che dello spreco di materiali e dell’energia necessaria per produrli. Lo stoccaggio dei rifiuti può essere nocivo per i suoli, e la distruzione per incenerimento può causare emissioni molto inquinanti!

Come avviene lo smaltimento dei rifiuti?

Lo smaltimento dei rifiuti può avvenire in modi diversi, a seconda delle loro caratteristiche. Essi possono infatti essere smaltiti così:

nelle discariche: la discarica è il sistema di smaltimento più economico, ma è anche il peggiore in assoluto. Non solo rappresenta un grandissimo spreco di materiali e di energia, ma richiede l’occupazione di grossi spazi ed è sempre più difficile trovare luoghi adatti.

bruciati negli inceneritori, detti anche termovalorizzatori. Questi producono energia dalla combustione dei rifiuti. Molti inceneritori sono stati chiusi perché non rispettano l’ambiente, poiché emettono fumi velenosi. In quelli rimanenti vengono inceneriti rifiuti che producono molto calore quando bruciano la carta, il legno, la plastica… ma non i rifiuti organici, come quelli alimentari. Inoltre questi inceneritori possiedono degli adeguati sistemi di depurazione dei fumi.

trattati nei compostaggi o in altri impianti specializzati;

riciclati per un nuovo e/o diverso uso. Il riciclaggio, il cui primo passo è la raccolta differenziata, costituisce l’alternativa più vantaggiosa ai sistemi convenzionali di cui abbiamo parlato prima. Riciclare vuol dire avviare un processo di trasformazione dei rifiuti in materiali riutilizzabili, e tutto ciò comporta numerosi vantaggi. Questo processo riduce l’estrazione di risorse non rinnovabili come i metalli e le fonti fossili di energia (carbone, petrolio, metano); riduce lo sfruttamento di risorse rinnovabili, come il legname per fare la carta; abbassa i consumi di energia (’energia necessaria per il riciclaggio di un metallo è infatti molto inferiore a quella necessaria per estrarre lo stesso metallo dai suoi minerali); limita le emissioni atmosferiche delle sostanze responsabili dell’effetto serra, come l’anidride carbonica; riduce i consumi di acqua collegati ai processi produttivi.

Il riciclo delle sostanze organiche invece avviene negli impianti di compostaggio.

Attraverso il compito di realtà di seguito riportato, gli alunni evidenzieranno quali sono gli atteggiamenti corretti da assumere a scuola, a casa, per strada. La situazione simulata nel compito è data dall’errato comportamento che molti alunni adottano sia a scuola, che a casa o per strada nei confronti dell’ambiente.

Situazione: Il docente presenta agli allievi una notizia riguardante l’ambiente, riportata dal giornale oppure diffusa dai media circa la sostenibilità.

Attività: Il docente fornisce agli alunni informazioni relative alle problematiche in questione e si sofferma sulla necessità di porvi rimedio sottolineando quindi la necessità di tenere un adeguato comportamento a scuola, a casa e per strada. Il docente stimola gli allievi attraverso attività di Brain-storming sui comportamenti scorretti tenuti a scuola, a casa e nei luoghi aperti; poi li inviterà a commentare letture dedicate, video e trasmissioni tv.

In base alla discussione-stimolo effettuata in classe, emergono le problematiche da trattare.

Prendiamo ad esempio le 4 emerse nella mia classe: il riciclaggio, la raccolta differenziata, il problema dei carburanti e dell’energia, il problema delle risorse idriche.

Formo 4 gruppi che si occupano delle seguenti tematiche:

“IL RICICLAGGIO”

“LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”

“CARBURANTI ED ENERGIA ELETTRICA”

“SOS ACQUA”

Ogni gruppo produce il materiale per servirà per la realizzazione di un unico video finale, indicando i comportamenti corretti da tenere nell’ambito assegnato.

Risorse: Siti web da me selezionati sulla sostenibilità

Modalità di lavoro: Lavoro in gruppo. Ogni gruppo cura un aspetto del progetto. All’interno di ogni gruppo stabilisco dei ruoli: il fotoreporter, il  redattore, l’ informatico, il reporter, l’investigatore, il coordinatore.

L’alunno coordinatore poi relazionerà sul lavoro del gruppo di appartenenza, presentandolo alla classe.

Destinatari: gli alunni della classe.

Tempi: 10 ore complessive così ripartite: 2 ore per la presentazione delle attività e 2 ore per 1 volte alla settimana e per 2 mesi per completare il lavoro.

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Sviluppo

Abilità

Autovalutazione: Al termine del lavoro ciascun capogruppo sarà chiamato a relazionare sulle fasi che hanno condotto il gruppo alla realizzazione del prodotto finale; nonché a relazionare sul comportamento e la collaborazione dei componenti il proprio gruppo.

Infine ciascun alunno dovrà compilare un questionario di gradimento dove gli si chiede se l’attività è stata di suo gradimento, se ha lavorato in maniera positiva nel gruppo, se ha rispettato i tempi previsti per l’esecuzione dei lavori, se il prodotto finale è rispondente al progetto iniziale, se è riuscito a risolvere il compito da solo o si è avvalso dell’aiuto ad un compagno, o se è stato d’aiuto per un compagno.

Criteri per la valutazione: In seguito alle osservazioni effettuate durante le fasi di lavoro il docente valuterà1

  • Il modo di lavorare di ciascun alunno (la collaborazione; il rispetto del tempo; la precisione e l’impegno, sia a casa che a scuola; la capacità di portare a termine un compito in modo accurato).
  • I prodotti finali relativamente all’accuratezza, alla correttezza del compito svolto, alla correttezza nell’uso dei linguaggi specifici, all’efficacia comunicativa.
  • Il questionario di autovalutazione (vedere l’allegato A)
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Realtà

CONCLUSIONI

L’esperienza condotta dagli alunni si è rivelata positiva sia dal punto di vista educativo che didattico. Gli allievi attraverso l’attività hanno dimostrato di aver appreso quali sono i comportamenti giusti da tenere nei diversi ambiti del sociale. L’esecuzione del lavoro si è rivelato uno stimolo alla rielaborazione delle informazioni raccolte dagli alunni stessi. Il lavoro di gruppo ha favorito la socializzazione, la collaborazione e la comunicazione tra gli alunni e con il docente. Ciò ha consentito di imparare l’uno dall’altro, rendendo ognuno consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti. Esperienza positiva è stata anche l’elaborazione e la produzione del video realizzato come prodotto finale, a supporto della presentazione orale del lavoro svolto.

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