Come i Pesci e gli Uccelli

Come i Pesci e gli Uccelli

Una Filastrocca per la Giornata Mondiale del Rifugiato: “Come i Pesci e gli Uccelli”

Nella Giornata Mondiale del Rifugiato, riflettiamo sulle storie di coloro che hanno attraversato mari e terre per cercare sicurezza e speranza. La poetessa Vitalba Santoro ci offre una filastrocca che cattura l’essenza di questa esperienza.

Significato e Spiegazione:

La filastrocca “Come i Pesci e gli Uccelli” affronta il tema della fuga e dell’incertezza vissuta dai rifugiati. Attraverso le parole del protagonista, sentiamo la fame, la sete e la disperazione di chi cerca un luogo sicuro. L’immagine del mare come funambolo senza rete sottolinea la pericolosità del viaggio.

Il richiamo a Dio e il grido di abbandono esprimono la solitudine e la ricerca di risposte in momenti di estrema vulnerabilità. Le onde fredde come tombe evocano la paura e la morte che aleggia durante la traversata.

La nostalgia per ciò che è stato lasciato alle spalle – famiglia, amici, momenti preziosi – è palpabile. Eppure, nonostante tutto, il protagonista continua a camminare, come i pesci e gli uccelli, senza conoscere il proprio destino.

Considerazioni e Commento:

Certamente! La filastrocca “Come i Pesci e gli Uccelli” di Vitalba Santoro evoca una profonda riflessione sulla condizione dei rifugiati e la loro ricerca di sicurezza e speranza. Ecco alcune considerazioni aggiuntive:

  1. La Metafora del Mare: Il mare rappresenta un confine pericoloso e imprevedibile. Come un funambolo senza rete, i rifugiati attraversano queste acque incerte, spesso con la sola forza della disperazione. La scelta di questa immagine sottolinea la vulnerabilità e la necessità di coraggio.
  2. La Solitudine e la Fede: La preghiera e il grido di abbandono rivolti a Dio rivelano la solitudine del protagonista. In momenti di estrema difficoltà, la fede diventa un faro di speranza. Tuttavia, la domanda “Dio, perché mi hai abbandonato?” esprime anche il dubbio e l’angoscia.
  3. Il Ricordo di Ciò che è Stato Lasciato: Il legno fradicio e le onde fredde come tombe richiamano la nostalgia per ciò che è stato lasciato alle spalle. Famiglia, amici, momenti felici – tutto ciò è ora un ricordo doloroso. Questo contrasto tra passato e presente amplifica l’emozione della filastrocca.
  4. L’Umanità in Movimento: La frase “Come i pesci e gli uccelli, siamo sempre in cammino” sottolinea la condizione universale dell’umanità. Tutti noi siamo in viaggio, alla ricerca di un luogo dove possiamo trovare pace e appartenenza. Questa similitudine ci unisce e ci ricorda la nostra comune umanità.

In sintesi

“Come i Pesci e gli Uccelli” ci invita a riflettere sulla fragilità della vita, la speranza e la resilienza di chi cerca rifugio. La ricerca di una vita migliore spesso richiede coraggio, sacrificio e speranza. I rifugiati sono come i pesci e gli uccelli, costantemente in movimento, alla ricerca di un luogo dove possano finalmente posare le ali e trovare pace.

La filastrocca è un richiamo a essere compassionevoli e solidali verso coloro che sono costretti a lasciare tutto alle spalle per cercare un futuro migliore.

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