MERLAstrocca di Costanza è la filastrocca che fa riferimento ai tre giorni della merla. I “giorni della merla” sono un’antica tradizione popolare italiana che fa riferimento ai giorni più freddi dell’anno, tra il 29, il 30 e il 31 gennaio. Secondo la leggenda, si crede che durante questi giorni i merli, uccelli simbolo dell’inverno, soffrano particolarmente a causa del freddo intenso e, in alcuni luoghi, si dice che possano anche morire di freddo. Pertanto, si crede che i “giorni della merla” siano indicativi delle giornate più rigide dell’inverno.
In un piccolo paesino di montagna, situato in cima ad una collina ricoperta di neve, viveva una famiglia di merli. Questi merli, però, non erano come tutti gli altri. Essi erano ricoperti da un soffice e candido manto di neve e gelo, che li faceva sembrare dei graziosi uccellini di Natale.
Il papà merlo, che era molto preoccupato per la sorte dei suoi piccoli, decise di prendere in mano la situazione. Cercò quindi un posto dove ripararli dal freddo e dalla neve. Alla fine ne trovò uno ideale: un comignolo ancora caldo, che emanava un tepore confortevole. Con grande cura e attenzione, il papà merlo adagiò i suoi piccoli sul comignolo, sperando che il calore potesse tenerli al sicuro e al caldo.
Ma il papà merlo non si fermò qui: sapeva che i suoi piccoli avevano bisogno di cibo per sopravvivere, e così si mise alla ricerca di cibo per sfamarli. Dopo ore di duro lavoro, finalmente riuscì a trovare abbastanza cibo per tutti. Quando tornò al comignolo, però, rimase di stucco: i suoi piccoli non erano più bianchi come la neve, ma avevano tutti un bel e lucente piumaggio nero!
A cura di schedescuola
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