L’argomento Khurriti e regno di Mitanni è la lezione di quest’oggi.
I Khurruti si affermarono in Mesopotamia settentrionale tra il XVIII e il XVI secolo a. C. Essi provenivano probabilmente dai territori dell’odierna Armenia. Rari elementi Khurriti dimostrano la loro presenza in Mesopotamia in età akkadica, ma cominciano ad apparire in maniera più consistente nel periodo neosumerico. Subito dopo il 1500 i Khurriti sono divenuti la maggioranza della popolazione esistente a est del Tigri in Assiria. Si ritiene che i Khurriti si siano espansi tra il 1700 e il 1500 verso ovest e verso sud, affermandosi in tutta la Mesopotamia settentrionale, ove costituirono un loro regno, noto con il nome di “Regno di Mitanni”.
Le uniche testimonianze sono quelle dei re della metà del XV secolo erano considerati i probabili fondatori della dinastia poiché ne usavano il sigillo. Nei sigilli si fa largo uso del punteruolo, che provoca nell’incisione delle concavità regolari. Le concavità conferiscono ai rilievi delle impronte un caratteristico andamento tondeggiante geometricamente, che priva le impronte di qualunque senso di profondità.
La capitale del regno ai tempi del sovrano Saushshatar, successore di Barattarna, era Washshukanni, una località non identificata nella Gezira.
Raggiunse il massimo splendore nella seconda metà del II millennio a.C., tra il 1450 a.C. e il 1350 a.C., durante la fase terminale del Tardo Bronzo.
Ma la massima estensione del dominio mitannico si ebbe proprio prima di Saushshatar e nei primissimi anni di regno di questo sovrano.
Il regno era situato nel nord della Mesopotamia e si estese, al culmine della sua ampiezza, dai monti Zagros al lago di Van e ai confini con l’Assiria. Era abitato principalmente da Khurriti.
I rapporti tra i Mitanni e gli Egiziani furono ostili, sebbene non ci siano pervenute notizie certe di gravi scontri tra gli eserciti dei due paesi. Si ritiene che Egitto, Siria e Mitanni abbiano raggiunto un equilibrio attraverso una spartizione delle aree di influenza. La stabilità dell’equilibrio tra questi popoli fu rafforzata dai matrimoni tra i figli dei regnanti.
L’organizzazione dello Stato mitannico era di tipo feudale. L’esercito hurrita possedeva armi in ferro e combatteva su carri da guerra. L’influenza mesopotamica sulla religione Khurrita si è fatta molto sentire.
La sconfitta da parte dell’esercito ittita, guidato dal re Šuppiluliuma I e da suo figlio Piyassili, reggente di Karkemish, segnò la fine della potenza di Mitanni, anche se il principato visse ancora per un certo tempo.
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