Giocare a “Inserire parole” è un modo divertente e stimolante per allenare la mente e sviluppare la creatività. Questo gioco consiste nel completare una poesia, un brano o una frase inserendo le parole mancanti corrispondenti ai trattini presenti.
In questo articolo, vogliamo presentare due esempi di poesie con parole mancanti, una tratta dalla celebre opera “Alla luna” di Giacomo Leopardi e l’altra basata su una nota fiaba, “Cappuccetto Rosso”.
Nel primo esempio, la poesia di Leopardi, il giocatore deve inserire le parole corrispondenti ai trattini presenti nel testo. Ad esempio, nel primo verso “O graziosa luna, io mi rammento”, il giocatore dovrà trovare le parole che completano la sequenza “_ _ _ _ _ _ _ _ _”, che nel testo originale è “luna”. Continuando così, si potrà riempire tutti gli spazi vuoti e completare l’intera poesia.
Il secondo esempio riguarda una variante del gioco, adatta anche ai più piccoli, che prevede l’utilizzo di brani o frasi tratte da fiabe note. Nel caso di “Cappuccetto Rosso”, il giocatore dovrà completare la frase inserendo le parole mancanti corrispondenti ai trattini. Ad esempio, nella frase “La mamma disse a cappuccetto _ _ _ _ _ di portare la _ _ _ _ _ alla _ _ _ _ _”, i trattini corrispondono alle parole mancanti “rosso”, “torta” e “nonna”. Anche in questo caso, completando la frase con le parole mancanti si otterrà il testo originale della fiaba.
Questo gioco delle parole mancanti è un’attività divertente da svolgere da solo o con amici e familiari. Oltre a stimolare la creatività e l’attenzione, aiuta a migliorare le capacità di lettura e di associazione delle parole. Inoltre, può essere un modo efficace per imparare nuovi vocaboli o rivedere quelli già conosciuti.
Quindi, che si tratti di completare poesie o brani di fiabe, il gioco delle parole mancanti rappresenta una sfida coinvolgente e divertente per tutte le età. Provate anche voi a creare le vostre poesie o frasi da completare e divertitevi a trovare le parole mancanti.
La poesia “Alla luna” di Giacomo Leopardi
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
0 mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!
Ma nel gioco per i più piccini la poesia può anche essere sostituita da brani o da frasi tratte da fiabe note. Ad esempio:
La mamma disse a cappuccetto rosso di portare la torta alla nonna Cappuccetto rosso mise la torta dentro un cesto e andò dalla nonna…
Diventa
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