Ecco la filastrocca Campanellino di Costanza, una filastrocca ispirata all’ omonimo racconto
Campanellino: Una Filastrocca Fiorita
Nel prato di Biella, una farfalla e una coccinella si incontrano, danzando tra i fili d’erba. Il sole primaverile le avvolge, eppure qualcosa manca: i fiori. Sono pochi, timidi, ma c’è un mistero nell’aria.
La farfalla, con le sue ali iridescenti, sospira: “Guarda, amica coccinella, quanti boccioli chiusi! La Primavera sembra ancora addormentata.”
La coccinella annuisce, scrutando i petali serrati. “Ma guarda là, tra le foglie. C’è un piccolo campanellino, tutto bianco e delicato.”
La farfalla si avvicina, curiosa. “Chi lo ha svegliato? Perché solo lui?”
La coccinella sorride. “Un folletto, credo. Aveva fretta di andare da qualche parte, ma prima ha consegnato il magico campanellino al fiore più bello.”
Il campanellino pendeva dal petalo della farfalla, leggero come un sussurro. Ma non riusciva a suonare. “Devo aspettare il vento,” disse tristemente. “Solo allora potrò risvegliare gli altri fiori.”
La farfalla e la coccinella si guardarono. “Allora diamogli una spintarella,” suggerì la farfalla. “Forse la brezza farà il resto.”
E così, con delicatezza, le ali vibrarono. Il campanellino si mosse, emettendo un suono cristallino. E improvvisamente, tutto cambiò.
I boccioli si schiusero, i petali si aprirono. Fiori di ogni colore sbocciarono, danzando al ritmo del campanellino. La farfalla rideva, la coccinella batteva le ali. Era una magia inaspettata, un risveglio fiorito.
E da quel giorno, nel prato di Biella, il campanellino suona ogni mattina. È il segnale per gli altri fiori: è tempo di risvegliarsi, di colorare il mondo con la loro bellezza.
Così, tra farfalle e coccinelle, tra petali e profumi, la floreale compagnia celebra la Primavera. E il campanellino? Continua a suonare, portando la magia ovunque vada.
Commento
La filastrocca “Campanellino” ci trasporta in un mondo incantato, dove farfalle e coccinelle danzano tra i fiori. È una storia di risveglio e magia, dove un piccolo campanellino diventa l’anello di congiunzione tra la natura e il soprannaturale.
Il campanellino, con il suo suono cristallino, è il messaggero della Primavera. È l’eco di un folletto che ha consegnato questo dono al fiore più bello. E quando la farfalla e la coccinella lo spingono delicatamente, tutto cambia: i boccioli si schiudono, i petali si aprono, e il prato si riempie di colori.
Ma c’è qualcosa di più profondo in questa filastrocca. Il campanellino non è solo un oggetto magico; è un simbolo di speranza e rinascita. È la promessa che anche nei momenti più bui, la bellezza può fiorire. E quando il vento soffia, il campanellino suona, risvegliando la floreale compagnia.
Così, mentre leggiamo queste parole, possiamo immaginare il suono del campanellino, sentire la brezza sulla pelle e vedere i fiori aprirsi. È un invito a guardare oltre la superficie delle cose e a scoprire la poesia nascosta in ogni dettaglio della natura.
Grazie a Costanza per averci regalato questa filastrocca, che ci ricorda che anche noi possiamo essere campanellini: portatori di magia, di speranza e di bellezza nel mondo.
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