Nel 1700-1800 nascono gli Stati Uniti (USA), la nazione fondata dalle tredici colonie dell’Impero britannico situate lungo la costa atlantica.
Prima dell’arrivo degli europei, nel territorio oggi occupato dagli USA abitavano gli amerindi poi chiamati indiani.
Nei territori delle colonie si coltivavano cereali, si allevavano bovini e si possedevano piantagioni di cotone e di tabacco, coltivate a Sud dagli schiavi africani; ciò consentì alle colonie di raggiungere una una certa prosperità. La prosperità delle colonie fece sì che gli inglesi imponessero tasse che crearono malcontento tra i coloni i quali si ribellarono. Si combatté quindi una guerra per l’indipendenza delle colonie.
Con la dichiarazione di indipendenza il 4 luglio 1776 i rappresentanti delle colonie proclamarono la loro indipendenza dalla Gran Bretagna, riconosciuta però nel 1783. Il primo Presidente degli Stati Uniti fu George Washington, la cui presidenza iniziò il 30 aprile 1789.
Il regime di apartheid e discriminazione razziale negli Stati Uniti terminò invece nel 1964 con il Civil Rights Act (Atto dei diritti civili), una legge federale degli Stati Uniti d’America. il Civil Rights Act dichiarava illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale.
Il disegno di legge fu presentato dal Presidente John Fitzgerald Kennedy nel suo discorso sui diritti civili dell’11 giugno 1963, in cui chiedeva una legge “che desse a tutti gli americani il diritto di essere serviti in strutture aperte al pubblico, alberghi, ristoranti, teatri, negozi e simili”, così come “maggiore tutela per il diritto di voto”.
Alla conquista dell’West
La ricerca di nuovi terreni da coltivare spinse i coloni fino alle coste del Pacifico. Tra il 1861 e 1865 si svolse una cruenta guerra civile tra gli Stati Confederati del Sud e gli Stati dell’Unione del Nord. La guerra nacque in nome dell’abolizione della schiavitù, che era la base della ricchezza dei proprietari terrieri del Sud. Gli Stati dell’Unione del Nord vinsero e gli schiavi ebbero la libertà.
Dopo la guerra civile gli Stati Uniti divennero nell’arco di 50 anni la massima potenza economica nel mondo.
Nel XX secolo, dopo la seconda guerra mondiale, insieme all’Europa occidentale, gli USA si contrapposero all’Unione Sovietica in quella che è stata definita “Guerra Fredda”.
Il regime comunista cadde nel 1989 e l’Unione Sovietica si dissolse nel 1992 lasciando agli Stati Uniti il ruolo di un’unica grande potenza.
Gli USA sono sede di alcune delle aziende più grandi e di maggior successo al mondo come Apple, Amazon o Microsoft, sono oggi uno dei Paesi più fiorenti del mondo.
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