Raccogli lungo i fossi o nei campi delle foglie di gigaro: sono verdi e abbastanza tenere. Adesso osserva le tue foglie in laboratorio prima usando la lente e poi adoperando il microscopio.
Prendi la lente e reggila per il suo sostegno davanti ai tuoi occhi, ad una distanza da essi di circa 20 – 25 cm. A pochi centimetri oltre la lente poni una foglia e lentamente avvicinala e allontanala finché non ne avrai un’immagine nitida: essa apparirà molto ingrandita e ti permetterà di fare l’analisi di tanti particolari prima confusi.
Foglie di gigaro
Osserva come appare ora la nervatura sulla pagina superiore e su quella inferiore, il margine, il picciolo, ecc.
Adesso prepara il microscopio in modo che la luce solare o quella di una lampada colpisca lo specchietto e venga riflessa verso il foro che si trova al centro del piano del microscopio. Su questo dovrai appoggiare il vetrino portaoggetti.
Delicatamente con le unghie o con la lama di un coltello taglia un frammento della sottilissima pellicola che ricopre la pagina inferiore della foglia di gigaro. Bagna leggermente il vetrino e appoggiaci sopra il frammento di pellicola, accuratamente, in modo che sia ben disteso e senza grinze.
Con l’aiuto del tuo insegnante metti a fuoco l’immagine: fai in modo, cioè, che essa ti appaia ben chiara e nitida. Vuoi provare a disegnare l’immagine che vedi?
Fra tutti i segni che appaiono di difficile interpretazione, uno è più facilmente riconoscibile, fatto press’a poco come nella figura. Con l’aiuto del microscopio è apparso ai tuoi occhi uno stoma.
Ricordi cos’è lo stoma?
Lo stoma è una piccola bocca aperta, che è utilizzata dalla foglia per emettere il vapore acqueo in grandissima quantità specialmente in estate quando l’aria è calda e asciutta.
Leggi https://rimediomeopatici.com/piante-salute/macchia-mediterranea/
Segui https://riciclareperrisparmiare.it/scuola/imparare-facendo/