Alghe unicellulari

Alghe unicellulari

Le alghe unicellulari sono organismi indispensabili per la vita negli ambienti acquatici. Sono organismi fotosintetici, cioè autotrofi, e dimorano sia nelle acque dolci che in quelle salate fino a dove arriva la luce. Le alghe unicellulari vivono sia libere che in colonie. Tra esse ricordiamo gli euglenoidi a cui appartengono le euglene, le alghe dinoflagellate e le diatomee.

Le euglene sono presumibilmente di uno dei più antichi tra i gruppi di protisti.

Sono dotate di un organulo fotorecettore rosso (detto stigma). Sono organismi unicellulari flagellati, hanno un corpo più o meno allungato, di dimensioni generalmente variabili fra i 50 e 100 micron, e un citoplasma ricco di cloroplasti di varia forma. Vivono nei laghi e negli stagni dove formano una pellicola verde sulla superficie dell’acqua.

I dinoflagellati sono per lo più planctonici.

Sono specie sia autotrofe, con un ruolo di primo piano nella produttività primaria del mare, sia eterotrofe, capaci di procurarsi nutrimento (diatomee e altri organismi planctonici) mediante l’uso combinato di un peduncolo protrudibile e di una membrana avviluppante (pallium). Vivono soprattutto nelle acque marine e sono caratterizzate dalla presenza di un rivestimento formato da numerose placchette cellulosiche di vario spessore e disegno.

Alcuni dinoflagellati possono riprodursi fino a raggiungere concentrazioni, al variare delle condizioni ambientali quando in mare si ha un deflusso di acque ricche di inquinanti organici. In tal caso esse danno luogo ai fenomeni noti come “maree rosse” e “bioluminescenza del mare”. Questi fenomeni possono avere un forte impatto ambientale per la produzione di tossine estremamente potenti e dannose sia per Crostacei e Bivalvi, che si nutrono dei dinoflagellati che le producono, sia per chi mangia questi organismi inquinati.

 Le diatomee sono in generale autotrofe e si trovano in tutti i mari del mondo e nelle acque dolci.

La loro parete cellulare è ricoperta di silice, ciò costituisce una delle caratteristiche più salienti di questo gruppo. La membrana, rigida per la grande quantità di silice, è divisa in due valve incastrate l’una nell’altra, come il fondo nel coperchio d’una scatola. Data l’inalterabilità dei loro gusci silicei, questi organismi abbondano allo stato fossile, soprattutto nel Terziario; alcuni autori sostengono la loro presenza già nel Carbonifero.

Esse si possono dividere in due gruppi: Centriche e Pennate

Le diatomee centriche hanno valve a struttura raggiata con più piani di simmetria. Le diatomee pennate hanno valve a struttura pennata, sono tipicamente zigomorfe con perimetro per lo più navicolare o bacillare.

Le Diatomee hanno importanza nell’economia naturale perché servono di nutrimento ad altri organismi, che a loro volta costituiscono il pasto di pesci, anfibî, rettili e di altri animali di più complessa organizzazione.

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