King kong

King Kong

King Kong è veramente esistito. Il Gigantopithecus, una sorta di King Kong preistorico, è a oggi la scimmia più grande che abbia mai popolato il nostro pianeta. Questa scimmia è vissuta nel Pleistocene inferiore-medio, circa 2-0,3 milioni di anni fa. Era alta più di 3 metri e pesava 500 Kg. Originaria della regione tra Indie, Cina, Thailandia e Vietnam, si estinse di colpo circa 300 000 anni fa. La sua estinzione probabilmente avvenne a causa della sparizione verso sud della foresta e del suo habitat principale durante il Pleistocene medio causato dall’aumento della stagionalità, dalle forze monsoniche e da una tendenza al raffreddamento.

La savana sarebbe rimasta l’habitat dominante del sud-est asiatico fino al Pleistocene superiore. Si è ipotizzato che anche l’immigrazione di Homo erectus abbia contribuito alla loro estinzione. L’attività umana nella Cina meridionale è nota già da 800 000 anni fa, ma non divenne prevalente fino a dopo l’estinzione del Gigantopithecus. Quindi non è chiaro se le pressioni come la concorrenza sulle risorse o la caccia eccessiva siano stati fattori determinanti nell’estinzione di questa grande scimmia. Nel 2009, Ciochon suggerì che Gigantopithecus fosse il primate dominante che abitava le foreste tropicali a sud dei monti Qinling, mentre H. erectus sarebbe rimasto nella savana.

I resti di Gigantopithecus sono stati ritrovati generalmente in quella che un tempo era una foresta di latifoglie sempreverdi subtropicale nel sud della Cina, con l’eccezione di Hainan che presentava un habitat di foresta pluviale tropicale.

Alcuni paleontologi tedeschi del Senckenberg Center for Human Evolution hanno condotto un’indagine sui reperti fossili. Grazie all’indagine gli scienziati hanno dimostrato che il gigantesco primate era erbivoro. Le analisi degli isotopi del carbonio-13 suggeriscono che l’animale consumasse una grande quantità di piante basse che hanno il loro habitat nei climi temperati, di frutti, di foglie, steli, radici ed erbe.

Il metodo di locomozione del Gigantopithecus è tuttora incerto. L’ipotesi più accreditata dai paleontologi è la locomozione quadrupede, in modo simile a quella degli odierni gorilla.: l’opinione della maggioranza è che il peso di un così grande animale avrebbe messo in enorme stress gli arti posteriori, specie se la creatura avesse camminato continuamente in locomozione bipede; una locomozione quadrupede, invece, permetteva all’animale di distribuire tutto il suo peso equamente, come i moderni gorilla.

King Kong
King Kong

Gli scienziati affermano che la sua scomparsa coincise con l’ultima glaciazione e con la trasformazione delle foreste in savane, avvenuta nel Pleistocene. In pratica, questo “gorilla” morì di fame perché non ebbe a disposizione le quantità di cibo che servivano a un bestione della sua stazza. Sopravvissero, invece, le scimmie più piccole.

 

Pleistocene

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