La lezione di oggi sulla litosfera terrestre è una conversazione di un docente con la sua classe.
La lezione semplificata è riportata anche nelle schede in formato jpg di seguito allegate.
L’azione di corrosione, svolta da alcuni agenti atmosferici sulle rocce e da alcuni organismi porta alla formazione del terreno.
Un terreno normalmente è costituito da diversi strati, uno più superficiale ricco di humus e di vita e altri sottostanti più ricchi di sabbia, argilla e frammenti di roccia. L’humus è una sostanza organica che si forma nel terreno quando la materia di natura vegetale e animale subisce un processo di biodegradazione. L’humus è un concentrato di sostanze nutritive per le piante, soprattutto di composti a base di azoto. La sostanza organica del tutto trasformata ha un colore scuro uniforme, un aspetto amorfo e si distingue bene dalla materia vegetale o animale non ancora “umificata”.
Il colore, il contenuto di umidità e la tessitura sono alcune proprietà di un terreno. La quantità di acqua che un terreno trattiene dipende dai materiali che lo costituiscono. Un suolo biancastro probabilmente è ricco di calce o sabbioso; un colore tendente al nero è segnale di un suolo paludoso; un suolo di colore marrone scuro è ricco di materia organica.
Nello strato più superficiale di un terreno vivono moltissimi organismi, alcuni dei quali, come la talpa e il lombrico, sono abbastanza grandi, mentre altri sono invisibili a occhio nudo e vengono perciò detti microrganismi.
Le piante, per vivere, hanno bisogno del terreno, ma nello stesso tempo lo difendono dall’erosione.
Per mantenere fertile un terreno, si ricorre all’uso di fertilizzanti e a tecniche di coltivazione particolari, come quella della rotazione agraria.
L’erosione del suolo può essere prevenuta utilizzando tecniche di coltivazioni particolari, quali il terrazzamento e l’aratura trasversale.
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