Un po' di storia

Un po’ di storia

Ed ora un po’ di storia…

Fino a pochi secoli fa gli scienziati pensavano che l’acqua fosse, insieme all’aria, alla Terra, al fuoco, uno dei quattro elementi fondamentali di cui era costituita tutta la materia.

Soltanto nel 1783 lo scienziato scozzese James Watt (1736 – 1819) avanzò l’ipotesi che l’acqua fosse un composto e nello stesso anno il chimico francese Antoine Laurent Lavoisier dimostrò in un famoso esperimento che essa è formata da due elementi gassosi, l’ossigeno e l’idrogeno, i cui atomi sono combinati tra loro nel rapporto di due atomi di idrogeno per un atomo di ossigeno.

Acqua

Acqua

Acqua

 

L’acquedotto Romano

Gli antichi Romani conoscevano il principio dei vasi comunicanti. Per fare arrivare l’acqua alle città da zone lontane e più elevate costruirono acquedotti, superando i dislivelli del terreno con una serie di archi.

Irrigazione dei campi nell’antico Egitto

I contadini dell’antica Mesopotamia prima e gli antichi Egizi poi, cercarono di risolvere il problema dell’irrigazione dei campi. Per irrigare i campi situati più in alto rispetto al Nilo gli Egiziani usavano uno strumento detto shaduf, ancora oggi usato in alcune località del Medio Oriente.

Lo shaduf era formato da due pali conficcati nel terreno su cui era posto un terzo palo orizzontale rispetto ai precedenti. Il terzo palo era posto a bilanciere nella biforcazione terminale dei due recedenti. Ad un’estremità del bilanciere vi era una sacca di cuoio, all’altra estremità vi era un contrappeso.

Un po' di storia
Un po’ di storia

La sacca veniva calata nel fiume e, facendo leva dalla parte opposta, aiutati dal contrappeso, i contadini riuscivano a sollevala colma d’acqua. Dopodiché ne versavano il contenuto in un piccolo canale che porta l’acqua nel luogo desiderato, o nei fossi scavati nei loro terreni.

Shaduf
Shaduf

La ruota ad acqua sostituì parzialmente lo shaduf; era una ruota che girava per raccogliere e riempire d’acqua i recipienti. La ruota era mossa da uno o più uomini che camminavano appoggiando i piedi sui pioli di una seconda ruota, più piccola e collegata alla prima.

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