Esaminiamo i falsi frutti mettendo a confronto una mela ed una pera, due frutti noti a tutti che si trovano anche sulla tavola di ognuno di noi.
Mela
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Pera |
Ha forma rotondeggiante con buccia liscia. | Ha forma allungata con buccia più o meno ruvida. |
Nella parte opposta al picciolo sono ben evidenti i sepali e anche alcuni filamenti secchi, avanzi degli stami. | Nella parte opposta al picciolo sono ben evidenti i sepali e anche alcuni filamenti secchi, avanzi degli stami. |
Una sezione trasversale rivela nel centro cinque logge ciascuna contenete uno o più semi lisci e anche scuri. Le pareti delle logge coriacee derivano dalla trasformazione dell’ovario. Queste logge con i semi sono cioè il vero frutto: la polpa deriva dall’ingrossamento del ricettacolo. | Una sezione trasversale rivela dei filamenti centrali e attorno a questi una zona contenente granuli legnosi che circondano alcuni semi. Questa parte centrale con i semi è cioè il vero frutto: la polpa deriva dall’ingrossamento del ricettacolo. |
Della mela mangiamo il ricettacolo e buttiamo via il “torsolo”, cioè il vero frutto. |
Della pera mangiamo il ricettacolo e buttiamo via il “torsolo”, cioè il vero frutto. |
Falsi frutti
Anche la nespola è un falso frutto, la polpa che mangiamo è il ricettacolo ingrossato.
La rosa, il nespolo, il melo cotogno, il biancospino, hanno tutti dei falsi frutti che derivano dall’ingrossamento del ricettacolo: le forme, le dimensioni, e i colori cambiano, ma tutti conservano questa caratteristica in comune.
Se esaminiamo i fiori di queste piante, compresi quelli del melo e anche del pero, troviamo che essi hanno un talamo ben evidente, un calice formato di cinque sepali, una corolla formata di cinque petali, un numero vario di stami, talvolta multiplo di cinque, in alcuni un ovario con cinque logge.
Anche il fiore della fragola ha caratteristiche analoghe. Pure il falso frutto della fragola è formato dal ricettacolo divenuto succulento e ricco di sostanze zuccherine. I frutti veri, invece, sono quei ganellini duri, gli acheni, di colore giallo più o meno intenso, inseriti su tutta la superficie esterna della fragola.
Sono tutte piante che appartengono anche alla stessa famiglia delle Rosaceae.
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