Nella seguente lezione sulla storia antica tratto la monarchia neobabilonese.
La dinastia neobabilonese trasse origine da Nabopolassar il quale era un governatore del paese del mare, appartenente alla tribù caldea.
Con Nabopolassar ebbe inizio un breve grande impero (626 – 539 a. C.).
L’anno di avvento di Nabopolassar a Babilonia (625 – 605) è caratterizzato da rivolte nel sud. Nel 615 Nabopolassar ottenne la prima vittoria. Ma fu Nabucodonosor II, figlio e principe erede di Nabopolassar a risolvere la situazione della contesa Mesopotamia settentrionale. Nabucodonosor II con il suo esercito sconfisse gli Egizi che mantenevano il controllo recentemente acquisito della Siria. Egli stava proseguendo la sua marcia verso l’Egitto, quando nel 604 la notizia della morte del padre a Babilonia lo fermò. Quindi si recò subito a Babilonia dove assunse la successione. Nabucodonosor II regnò dal 604 al 562 a. C. e consolidò i successi del padre Nabopolassar, rendendo più stabile e sicuro l’impero che comprendeva quasi tutta la Siria.
Egli restituì alla città di Babilonia il suo antico splendore, rivolgendo la sua attenzione ai luoghi di culto: restaurò il tempio di Marduk, portò a termine l’Etemenanki e riedificò nuovi templi utilizzando senza risparmio legni preziosi e altre ricchezze.
Riorganizzo l’esercito probabilmente secondo il modello assiro e lo inviò ogni anno in Siria, anche se raramente l’esercito dovette fronteggiare situazioni importanti.
La dinastia di Nabopolassar si spense con Awelmarduk (562 – 560), il figlio di Nabucodonosor II, rovesciato dal cognato Neriglissar che regnò dal 560 al 555. A Neriglissar successe il figlio Labashimarduk che fu rovesciato da una congiura. Salì al trono Nabonedo (555 – 539), un principe non appartenente alla famiglia reale, probabilmente di origine siriana. Nabonedo dovette regnare tra gravi contrasti interni che assunsero talvolta anche particolare gravità. Nabonedo fu consegnato a Ciro il Grande, in seguito all’attacco persiano nel 539 a. C.
L’Etemenanki
Etemenanki in sumerico significa “casa delle fondamenta del cielo e della terra” o anche “pietra angolare del cielo e della terra”. L’Etemenanki era la principale ziqqurat (casa dell’Universo) della città di Babilonia, nell’antica Mesopotamia (oggi Iraq). Insieme alla vicina Esagila, poco più a sud della ziqqurat, costituiva il centro religioso principale della città e di tutta l’area circostante.
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