C’era una volta un paese chiamato Sillabia, abitato da piccole e allegre creature chiamate Sillabine. Le Sillabine erano creature magiche che vivevano in armonia, ognuna con il suo suono distintivo.
Le Sillabine erano molto curiose e volevano scoprire il modo in cui potevano comunicare tra loro. Un giorno, una Sillabina di nome Silvia ebbe un’idea brillante. Propose a tutte le altre Sillabine di unirsi per formare parole, così da poter esprimere i loro pensieri e sentimenti.
Iniziarono con due Sillabine, che si avvicinarono l’una all’altra e cominciarono a suonare i loro suoni dolci. La Sillabina “mam” e la Sillabina “ma” si unirono per formare la parola “mamma”. Era un suono meraviglioso che riempiva di gioia tutto il regno di Sillobia.
Le altre Sillabine furono ispirate da questo successo e iniziarono ad unirsi a coppie. La Sillabina “ca” e la Sillabina “sa” si unirono per formare la parola “casa”. La Sillabina “so” e la Sillabina “le” si unirono per formare la parola “sole”. Ogni parola nuova riempiva il regno di Sillobia di nuove melodie e significati.
Ma un giorno, una Sillabina di nome Fio venne ignorata dalle altre. Si sentiva triste e abbandonata. Nessuna delle altre Sillabine voleva unirsi a lei perché pensavano che il suo suono fosse strano e diverso.
Le altre Sillabine, rendendosi conto dell’errore commesso, si riunirono per confortare Fio. Le dissero che ogni suono, ogni sillaba era speciale e unica, e che insieme avrebbero formato parole altrettanto meravigliose delle altre combinate.
Decisero di provare a unirsi a Fio per vedere cosa sarebbe successo. La Sillabina “re” fu la prima, insieme formarono la parola “Fiore”. Quando la pronunciarono, fu come un raggio di sole che illuminava il regno di Sillobia. Poi la letterina c si legò a Fio formando la sillaba “Fioc”. A “Fioc” si unì a sillaba “co” e insieme formarono la parola “Fiocco”. Seguirono in Sillobia tante altre unioni, anche quelle più lunghe e strane: come i-stri-ce; u-ra-ga-no; coc-co-dril-lo; pa-u-ra; fia-to; cia-bat-te; ri-spet-to; stol-to; ba-u-le; o-ro-lo-gio; ac-que-rel-li; le-o-par-do; ma-e-stro; ri-sto-ro; ecc.
Per evitare unioni a caso delle Sillabine, a Sillabia nacquero le regole:
- Le vocali seguite da una consonante semplice formano una sillaba. Es. A-mo-re.
- Le vocali che formano uno iato vanno divise: es. Ma-e-stro; Pa-u-ra; Fa-i-na; Le-o-ne
- Le vocali che formano un dittongo o un trittongo non vanno divise: Es. Pia-nu-ra; ac-qua; a-qui-lo-ne; Fia-sco; Spiag-gia, ecc
- L’unione di una consonante con una vocale forma una sillaba: es. Di; Mo; To; La; Ve; ecc
- Le consonanti finali apostrofate fanno sillaba con la parola seguente: es un’a-mi-ca
- I gruppi solo grafici (formati con i segni ➔diacritici) costituiscono una sillaba con la vocale che segue: Es. chio-do; chia-ve; fi-glio; pa-glia; schia-vo, ecc
- I gruppi consonantici br, bl, cr. cl, dr, dl, fr. fl, gr, gl, pr, pl, tl, tr, vl, vr (le consonanti b, c, d, f, g, p, t, v + l / r) formano una sillaba con la vocale che segue: Es. bru-na, bru-co, clo-ro, pru-gna
- I gruppi formati da s seguita da una o più consonanti formano una sillaba con la vocale che segue: es. sto-ma-co, stra-no, stra-da, mo-struo-sa, mo-stra-re
- I gruppi di due consonanti uguali (e il gruppo cq) si dividono: Es. col-lo, bloc-co, ac-qua-, ac-que-rel-li, nac-que
- I gruppi formati da due altre consonanti qualsiasi si dividono, secondo la norma che un gruppo non usato all’inizio di una parola del linguaggio corrente si separano: Es. stan-co, stan-za, er-ba, al-to; stal-la, por-to, ecc.
- Nei gruppi di tre o più consonanti, di solito la prima consonante appartiene alla sillaba precedente, le altre alla sillaba seguente: Es. com-pre-so, sor-pre-sa, com-pres-sa, om-brel-lo, ecc. B. se, però, l’unione della seconda e terza (a volte anche quarta) consonante, crea un nesso inesistente, allora la divisione cade tra seconda e terza consonante: Es. feld-spa-to, tung-ste-no
Le parole composte
Generalmente le parole composte come ad esempio la parola transatlantico (tran-sa-tlan-ti-co) seguono le regole valide per le parole semplici. Però nei casi in cui la parola composta ha i gruppi dis-, trans-, iper-, post-, super-, la suddivisione in sillabe può avvenire anche tra il prefisso e la base (es. dis-u-ugua-le). Quindi nel caso della parola composta transatlantico è ammessa anche la scomposizione in trans-a-tlan-ti-co.
Conclusione
Le Sillabine si resero conto che la diversità delle sillabe era ciò che rendeva il regno di Sillabia così speciale. Ognuna di loro era un pezzo importante del mosaico delle parole. Insieme, riuscivano a comunicare e a riempire il regno di amore, gioia e splendore.
Da quel giorno, le Sillabine di Sillabia furono sempre unite, formando parole meravigliose e scoprendo il potere magico delle sillabe nel creare connessioni e dare vita alle storie più belle. E il regno di Sillabia visse per sempre in armonia e felicità.
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