I protozoi sono protisti. Essi sono microrganismi eterotrofi per lo più unicellulari e mobili che si nutrono per fagocitosi, sebbene ci siano numerose eccezioni. I protozoi vivono sia sulla terraferma, nei luoghi umidi, che in acqua e ci sono anche varie forme parassite. Assieme alle alghe formano il plancton che è il principale alimento degli animali acquatici.
Sono protozoi i tripanosomi, i parameci, le amebe e i plasmodi.
I tripanosomi
Sono microrganismi parassiti con una specie di lunga coda, il flagello. Tra essi ricordiamo il Trypanosoma brucei gambiense che provoca la malattia del sonno diffusa in Africa e trasmessa dalla mosca tze-tze infetta. I sintomi sono: letargia, cachessia, apatia, incapacità di alzarsi e pure di alimentarsi da soli. Il periodo d’incubazione del protozoo può durare anche molti anni: durante questo periodo il soggetto che ne è affetto può anche non manifestare alcun sintomo apprezzabile.
I parameci
Trattasi di microrganismi mobili che vivono prevalentemente nelle acque dolci stagnanti. I parameci si muovono per mezzo delle ciglia di cui sono dotati e si nutrono principalmente di batteri.
Le amebe
Sono microrganismi che vivono negli stagni e si muovono per mezzo di pseudopodi, piccole protuberanze che fanno mutare continuamente la forma al loro corpo. Queste protuberanze sono estroflessioni della membrana e permettono alla cellula di strisciare sul substrato. Le amebe si nutrono di batteri, di alghe microscopiche, di detriti organici e di protozoi più piccoli, mediante il processo di fagocitosi: quando un corpuscolo alimentare viene a contatto col suo corpo, è inglobato dall’ameba e si forma un vacuolo digestivo. In effetti gli pseudopodî si allungano in maniera da afferrare e inglobare l’alimento. La specie più nota è Amoeba proteus.
I plasmodi
Sono i parassiti responsabili di alcune malattie. Tra essi ricordiamo il Plasmodium malariae che causa la malaria trasmessa dalla femmina della zanzara del genere Anopheles. Il plasmodio è un parassita endocellulare del sangue di varî vertebrati e dell’uomo. Il parassita distrugge i globuli rossi per utilizzarne l’emoglobina.
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