Riproduzione delle piante

Riproduzione delle piante

La riproduzione delle piante può avvenire in vari modi. Le piante si riproducono per mezzo di semi, ma spesso occorre molto tempo per avere una pianta da un seme. L’uomo fa ricorso alla riproduzione vegetativa per ottenere rapidamente delle nuove piante, aventi le stesse caratteristiche di quelle delle piante di origine.

Riproduzione vegetativa

Alla fine di febbraio e ai primi di marzo gli agricoltori interrano pezzetti di tuberi di patata. Questi tuberi presentano delle gemme, dette “occhi”, da cui si originano i germogli. Ogni patata che abbia almeno un germoglio è in grado di dare un’intera pianta in un tempo molto breve.

Nella stagione propizia, si ottengono nuove piante di geranio semplicemente staccando dei rametti non molto vecchi dalle piante e interrandoli. Dopo qualche settimana i rami hanno formato le radici e sono pronti a produrre i fiori. Come il geranio si comportano il Salice, il Pioppo, l’Oleandro… Si ottengono così delle nuove piante per talea.

Altre piante come ad esempio le begonie danno talee anche dalle foglie. Si staccano le foglie e si praticano piccole incisioni in corrispondenza delle nervature. Le foglie vengono poi appoggiate con la pagina inferiore sul terreno mantenuto umido. Dopo un certo periodo si vedranno le radici in corrispondenza delle incisioni sulla pagina inferiore e le foglioline su quella superiore.

Vegetativa

 

Altre volte i rami ancora attaccati alla pianta possono emettere delle radici. È il caso della riproduzione per margotta degli agrumi. Si praticano dei tagli sulla corteccia di rami non molto vecchi e si avvolgono con manicotti contenenti terreno umido. In primavera i rami così trattati avranno messo le radici e possono essere staccati dalla pianta madre.

Propaggine

 

Ci sono piante con rami flessibili come le rose ed i rovi che si moltiplicano anche spontaneamente per propaggine. Un ramo ripiegato fino a toccare il terreno, ha la capacità di emettere le radici nel punto di inserzione delle foglie.

Riproduzione delle piante
Riproduzione delle piante

 

Le piante di fragole e di mammole hanno rami striscianti e capaci di formare spontaneamente le radici, cioè si moltiplicano per stoloni.

Riproduzione per mezzo di spore

La riproduzione delle piante semplici avviene per mezzo di spore, piccole cellule prodotte dalla pianta madre.

Riproduzione per mezzo di semi

Le piante complesse si riproducono invece per mezzo di semi. La formazione del seme avviene attraverso l’incontro tra un gamete maschile, il polline, e un gamete femminile, l’ovulo.

La prima fase della riproduzione è l’impollinazione. Grazie al vento (impollinazione anemofila), all’acqua (impollinazione idrofila) e ad alcuni animali quali gli insetti (impollinazione zoofila). Gli insetti che visitano i fiori per raccogliere il polline e succhiarne il nettare, hanno rivestimenti e apparati boccali ai quali il polline aderisce. Gli insetti impollinatori sono detti pronubi.

Così il polline prodotto dalle antere di un fiore raggiunge lo stimma di un altro fiore.

La fusione del polline con l’ovulo si ha la fecondazione che dà inizio allo sviluppo del seme e del frutto.

Il seme ha il compito di germogliare e dare vita a una nuova pianta. Il frutto ha il compito di proteggere il seme e di favorirne la diffusione.

LA DISSEMINAZIONE E LA GERMINAZIONE

La disseminazione è quel processo attraverso cui i semi delle spermatofite vengono trasportati lontano dalla pianta madre che li ha originati, per assicurarne la crescita e per la diffusione della specie. I semi si muovono trasportati dal vento (disseminazione anemocora), dall’acqua (disseminazione idrocora) e dagli animali, compreso l’uomo (disseminazione zoocora) e gli uccelli (disseminazione ornitocora). Gli uccelli ingeriscono la polpa carnosa dei frutti ed anche i semi che poi rigettano interi, disperdendoli.

La germinazione o germogliazione è il processo che porta allo sviluppo di una nuova pianta. È una fase del ciclo ontogenetico della pianta attraverso la quale l’embrione contenuto nel seme inizia ad uscire dalla fase di quiescenza. La germinazione può avvenire quando il seme trova le condizioni ambientali adeguate e cioè un appropriato contenuto di acqua, di ossigeno e un’idonea temperatura. Solo allora il seme esce dalla fase quiescente ed entra in quella germinativa.

Queste sono le fasi che conducono alla nascita di un nuovo organismo vegetale:

  • Il seme si gonfia fino a rompere la cuticola che lo riveste, si apre e compare l’embrione;
  • si forma la plantula (il primo fusticino) e la radichetta primaria;
  • compaiono le prime foglioline;
  • si sviluppano le radici, il fusto e le foglie.

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