I funghi mucillaginosi

Funghi mucillaginosi

I funghi mucillaginosi o Mixomiceti sono organismi unicellulari che vengono classificati tra i protisti a causa della loro somiglianza con le amebe. Come le amebe essi si nutrono per fagocitosi.

Sono organismi eucarioti eterotrofi e possono assumere forme diverse. Essi per gran parte del loro ciclo vitale si trovano sotto forma di plasmodio; ciò avviene principalmente quando le loro riserve alimentari a loro disposizione si riducono. Il plasmodio è un unico protoplasma plurinucleato non delimitato da pareti rigide. La loro suddivisione avviene molteplici volte, finché diventano visibili all’occhio umano sotto forma di una viscida massa protoplasmatica di colore e forma variabili, il plasmodio. Il plasmodio può raggiungere diversi centimetri di grandezza. Esso si muove spostandosi lentamente sul terreno a caccia di batteri, microfauna o macrofunghi, svolgendo dunque un ruolo importante nella catena alimentare.

Si nutrono di materiale organico in decomposizione: batteri, lieviti e particelle organiche. Sono detti mucillaginosi perché formano ammassi di consistenza gelatinosa. Vivono sui tronchi degli alberi in decomposizione o nel terreno umido dove si nutrono di materiale organico in decomposizione e di foglie morte. Osservarli è abbastanza facile in quanto risaltano per i colori caldi, quali rosso e giallo-arancio.

Hanno un ciclo vitale aplodiplonte, cioè nel corso del loro ciclo vitale presentano un’alternanza della generazione aploide con quella diploide.

La generazione diploide è costituita dal plasmodio plurinucleato, mentre la generazione aploide è costituita da cellule singole. Nel momento della riproduzione sessuale il plasmodio forma uno o più corpi fruttiferi (sporocarpi con pareti spesso incrostate di calcare) nei quali la meiosi porta alla formazione di meiospore. In condizioni favorevoli le meiospore germinano, formando singole cellule aploidi, di due tipi tra loro interconvertibili: mixamebe o mixomonadi (prive di flagelli), e planociti o mixoflagellate (dotate di due flagelli di diversa lunghezza). Mixamebe e planociti possono fondersi, dando origine ad un amebozigote che può dividersi per endomitosi o fondersi con altri amebozigoti per formare il plasmodio.

Il plasmodio può, in condizioni avverse, formare uno sclerozio per resistere al periodo di stress, per poi ritornare ad una normale funzionalità una volta che le condizioni ritornino favorevoli.

I funghi mucillaginosi

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