Il Nilo è stato il fulcro della civiltà egizia per la grande maggioranza della sua storia. Nella lingua egizia significa grande fiume. In estate, quando sulle montagne, dove nasce il fiume ilo, si hanno le grandi piogge, le acqua del fiume crescono enormemente e allagano un ampio territorio. Queste inondazioni potrebbero essere rovinose per il paese; ma gli egizi costruirono, già in tempi antichissimi, canali, argini, bacini e laghi artificiali, che regolavano perfettamente sia l’inondazione sia il ritorno delle acque nell’alveo del fiume.
L’inondazione estiva rende straordinariamente fertile il suolo egiziano: infatti, quando in autunno le acque si ritirano, il territorio riemerge coperto da un fango fertilizzante trasportato dall’impeto delle acque. Si semina il grano a novembre e a marzo si miete un raccolto abbondante.
Il Nilo
Il fiume egizio diede frescura e ricchezza agricola al paese, ma svolse anche un ruolo importante nella vita politica, sociale e spirituale. Il Nilo fu così significativo per la vita degli egiziani che essi crearono un dio dedicato al controllo delle inondazioni annuali. Il nome del dio fu Hapy, e sia lui che il faraone erano ritenuti controllare le inondazioni del fiume Nilo. Inoltre, il fiume egizio veniva considerato come una via tra la vita, la morte e l’oltretomba. L’Est era visto come un luogo di nascita e crescita, l’ovest come il luogo della morte, così come il dio Ra, il dio del sole, che nasceva, moriva, e risorgeva ogni volta che attraversava il cielo. Tutte le tombe vennero situate pertanto ad ovest del Nilo, perché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell’oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
Secondo gli antichi mitografi greci, il Nilo, al pari di ogni altro fiume, aveva una divinità a esso collegata. Le divinità più note sono Menfi e Anchinoe. Menfi, Regina d’Egitto e figlia del dio Nilo e di una ninfa Naiade. Anchinoe è un ninfa naiade figlia di un dio potamoi e Nilo.
Anchinoe si innamorò di Belo, fratello gemello di Agenore e figlio di Libia e del dio dei mari Poseidone. Dalla loro unione nacque Egitto.
Le Naiadi, figlie di Zeus, erano le ninfe che presiedono a tutte le acque dolci della terra.
Ma il fiume Nilo costituì per gli Egizi anche una via di comunicazione importantissima, da luogo a luogo e dall’interno al mare. Così furono facili i commerci i quali uniscono e mescolano sempre le varie popolazioni.
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