L’acqua nelle soluzioni acquose si comporta da solvente. Quando mettiamo un po’ di zucchero in acqua e la agitiamo con un cucchiaino, sembra che lo zucchero scompaia. In realtà esso non scompare ma si è semplicemente sciolto in acqua formando una soluzione. Ma ci sono anche altre sostanze che si comportano come lo zucchero; ne sono esempi il sale e il bicarbonato. Queste sostanze sono cioè solubili in acqua; l’acqua è il solvente, mentre la sostanza che si scioglie, come lo zucchero o il sale da cucina o il bicarbonato, è il soluto.
Anche se il soluto sembra che scompaia nell’acqua, esso è sempre presente; basta assaggiare una soluzione acquosa di zucchero o di sale per rendersene conto.
A conferma, puoi eseguire un semplice esperimento preparando una soluzione salina.
Sciogli un po’ di sale da cucina nell’acqua contenuta in un bicchiere, poi prova ad aggiungerne dell’altro. Ti accorgerai che ad un certo punto, pur agitando la soluzione, una parte del sale da cucina non si scioglie più e si deposita sul fondo del bicchiere. Si dice allora che la soluzione è satura. Ma adesso prova a riscaldare la tua soluzione satura. Vedrai il deposito sul fondo sparire perché passa in soluzione.
Hai ottenuto una soluzione più che satura. Questa soluzione si chiama appunto sovrassatura.
Sostanze solubili e insolubili
Ma non tutte le sostanze sono solubili in acqua; ve ne sono alcune, ad esempio la polvere di marmo e la polvere di gesso, che non si sciolgono e perciò vengono dette insolubili e danno luogo alle cosiddette sospensioni.
Alcune sostanze hanno una solubilità intermedia tra quelle solubili e quelle insolubili. Queste sostanze vengono dette parzialmente solubili.
Anche alcuni gas possono sciogliersi in acqua. Ne è un esempio l’acqua gassata; essa è una soluzione di acqua e anidride carbonica.
Tra i liquidi l’alcol, il vino, l’aceto… sono solubili in acqua, mentre l’olio è insolubile. Quanto detto è facilmente verificabile.
Metti un po’ di alcol e un po’ di olio nell’acqua contenuta in due recipienti differenti, e agita. Nel primo caso otterrai una soluzione limpida e trasparente, nel secondo caso una mescolanza detta emulsione.
La concentrazione delle soluzioni
La quantità di soluto disciolta nel solvente rappresenta la concentrazione della soluzione. La soluzione sarà tanto più concentrata quanto più soluto sarà disciolto in una determinata quantità di solvente. Ma è importante ricordare che la solubilità di un soluto in un determinato solvente varia con la temperatura.
L’osmosi
In natura esistono alcune membrane che si lasciano attraversare sia dal solvente che dal soluto. Queste membrane sono dette permeabili.
Le membrane che non si lasciano attraversare né dal solvente e né dal soluto sono dette impermeabili.
Le membrane che si lasciano attraversare dal solvente e non dal soluto sono dette semipermeabili e il fenomeno viene detto osmosi. Sono semipermeabili le membrane delle radici di alcune piante e le membrane di alcuni animali. L‘osmosi si verifica ad esempio quando le piante assorbono l’acqua e i Sali minerali dal terreno attraverso le loro radici e quando i globuli rossi del sangue assorbono l’ossigeno.
Innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico dell’acqua nelle soluzioni saline
Il punto di ebollizione e quello di solidificazione in una soluzione subiscono alcune variazioni. Più precisamente una soluzione concentrata di acqua e sale da cucina raggiunge l’ebollizione ad una temperatura più alta, cioè superiore a 100°C; il fenomeno è detto innalzamento ebullioscopico. La stessa soluzione ghiaccia ad una temperatura più bassa, cioè inferiore a 0°C; il fenomeno è detto abbassamento crioscopico. Quanto detto è facilmente verificabile con un termometro.
Acqua nelle soluzioni
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