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La filastrocca di Costanza, “vendemmiaSTROCCA”, è un modo perfetto per rendere omaggio ad una tradizione e per coinvolgere tutti nell’entusiasmo della festa della vendemmia.

“VendemmiaSTROCCA”

In un autunnale mattino

raccoglie l’uva il contadino.

La sistema pian pianino

nel suo umile cestino.

Pigiata in un grande tino,

diventerà mosto sopraffino.

Fermentera’, invecchiera’,

dall’alba fino all’oscurità,

in una botte capiente

di legno resistente.

Il vino sarà imbottigliato

e da tutti noi degustato.

Costanza De Luca

La vendemmia è uno degli eventi più attesi dell’autunno, un momento magico in cui la natura ci regala i suoi frutti più pregiati: l’uva. il raccolto delle uve e l’inizio del processo di produzione del vino. In Italia, la vendemmia è una tradizione antica che affonda le radici nella storia e nella cultura del Paese.

Nelle prime ore del mattino, quando la rugiada ancora bagna i campi, il contadino si avvia verso il vigneto con il suo cestino vuoto, pronto per raccogliere le dolci e succose uve.

Con pazienza e cura, il contadino stacca i grappoli dalla vite e li sistema delicatamente nel cestino, evitando di danneggiare i frutti. Questa antica pratica richiede esperienza e attenzione, perché solo le uve perfettamente mature verranno raccolte e utilizzate per produrre un ottimo vino.

Una volta che il cestino è pieno, il contadino si dirige verso la cantina, dove un grande tino attende le uve appena raccolte. Il succoso frutto, una volta versato nel tino, viene pigiato per estrarne tutto il succo, che diventerà il mosto, la base fondamentale per il vino.

Il mosto viene lasciato fermentare per diversi giorni, durante i quali i lieviti presenti in esso trasformeranno lo zucchero in alcol. Questo processo è detto fermentazione alcolica del vino ed è il processo in cui gli zuccheri naturalmente presenti nell’uva vengono trasformati in composti più semplici, tra cui l’alcol etilico/etanolo e l’anidride carbonica. La fermentazione conferirà al vino i suoi caratteristici aromi e sapori, rendendolo un prodotto unico e prezioso.

Dopo la fermentazione, il vino viene trasferito in botti di legno resistente, in cui invecchierà per mesi o addirittura anni. Durante questo periodo, avverranno sottili trasformazioni chimiche all’interno del vino, conferendogli profondità e complessità.

Finalmente, quando il tempo sarà giunto, il vino sarà pronto per essere imbottigliato. Il contadino, con la sua esperienza e dedizione, selezionerà le bottiglie più adatte per contenere questo tesoro. Una volta tappate, le bottiglie riposeranno in cantina, aspettando di essere celebrate e degustate dai palati più esigenti.

La vendemmia è un momento di grande gioia e di festa, perché si celebra il frutto dell’impegno e dell’amore per la terra. Ogni bicchiere di vino racconta una storia, quella della terra, del contadino e della sua passione.

Ma la vendemmia non è solo un momento di lavoro e attenzione, è anche un periodo di festa e tradizione. In molte regioni italiane, si organizzano feste, sagre e riti popolari per celebrare la fine della vendemmia. È un momento in cui la comunità locale si riunisce per gustare il nuovo vino e per festeggiare il frutto del lavoro di un intero anno.

In questo contesto, emerge la figura di Costanza e la sua filastrocca “vendemmiaSTROCCA”. Costanza, attraverso le sue parole ritmate riesce a rendere omaggio alla vendemmia in modo allegro e coinvolgente. I suoi versi riprendono la fatica dei vendemmiatori, l’euforia della festa e l’importanza culturale di questa tradizione.

In conclusione, la vendemmia è un momento speciale che merita di essere celebrato e vissuto appieno. È un momento in cui la vita rurale si fonde con l’arte e la cultura, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. “vendemmiaSTROCCA” è la filastrocca di Costanza che invita tutti a partecipare e ad apprezzare la bellezza della vendemmia.

Quando alzeremo il calice per brindare, ricordiamoci sempre di tutto il duro lavoro che sta dietro ogni sorso di vino. E godiamoci la magia di un prodotto che porta con sé l’essenza del territorio, la maestria del contadino e l’amore per la natura.