Una barchetta solidale per Gaza: la poesia che naviga tra empatia e speranza
In un tempo in cui le parole sembrano spesso impotenti di fronte al dolore, la filastrocca di Costanza De Luca, “Una barchetta solidale per Gaza”, si fa vela di empatia e gesto simbolico. Con versi semplici e intensi, l’autrice costruisce un piccolo vascello immaginario, carico di affetto, colori e desiderio di pace, destinato a solcare le acque della sofferenza per raggiungere chi ne ha più bisogno.
“Una barchetta solidale costruiremo / Per risollevare il palestinese terreno.”
La filastrocca si apre con un intento chiaro: coccolare chi è ferito dalla guerra. Non si tratta di un’azione concreta, ma di un gesto poetico che assume forza proprio nella sua delicatezza. La barchetta diventa metafora di solidarietà, contenitore di coraggio, parole, disegni e amore. È un dono immaginario, ma non per questo meno reale, perché nasce dal desiderio autentico di alleviare il dolore.
“Musicherà il battito dei nostri cuoricini / Per alleviare il dolore di adulti e piccini.”
Il ritmo della filastrocca è quello del cuore, e la musica che ne scaturisce è fatta di emozioni condivise. I versi si rivolgono tanto agli adulti quanto ai bambini, riconoscendo che la guerra non risparmia nessuno. L’arcobaleno, i profumi, le leccornie: ogni elemento è scelto per evocare bellezza, conforto, vita.
La forza del testo sta nella sua capacità di trasformare l’impotenza in gesto creativo. Non si parla di politica, né si entra nel merito del conflitto: si sceglie invece la via dell’immaginazione, quella che i bambini conoscono bene, e che gli adulti dovrebbero riscoprire. La barchetta non è solo un simbolo, ma un invito a costruire ponti, a dipingere il mondo con colori diversi, a credere che anche un piccolo gesto possa portare sollievo.
“Quando giungerà a destinazione, / immensa sarà l’emozione.”
La chiusura è una promessa: che l’emozione, se condivisa, può diventare cura. La filastrocca di Costanza De Luca è un esempio di come la poesia possa farsi azione, e di come l’educazione alla pace possa iniziare proprio dalle parole. In un mondo che ha bisogno di gesti gentili, questa barchetta è pronta a salpare. E noi, forse, dovremmo seguirla.
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I bambini della Scuola Primaria “Cirielli” di Bari nella Scuola Primaria “Cirielli” dell’I.C. “Falcone Borsellino” di Bari, guidati dalla maestra Enza di religione, hanno realizzato barchette di carta per la giornata della pace. Un viaggio solidale “In UN MARE DI PACE”








