Ecco la filastrocca “Un anno pieno di colori” di Vitalba Santoro: un inno poetico alla scuola come spazio di bellezza, accoglienza e diversità
Con l’arrivo di settembre, le porte della scuola si riaprono e con esse si risveglia un mondo fatto di emozioni, scoperte e relazioni. La filastrocca Un anno pieno di colori di Vitalba Santoro cattura con delicatezza e vivacità proprio questo momento: il ritorno tra i banchi come occasione di rinascita collettiva, dove ogni bambino è un colore unico nella tavolozza dell’anno scolastico.
Un inizio pieno di luce e sorrisi
La filastrocca si apre con immagini semplici e gioiose:
“Inizia un nuovo anno / colorato e bello, / riapre il cancello.” Il cancello che si apre non è solo quello fisico della scuola, ma anche quello simbolico dell’apprendimento, dell’incontro e della crescita. Il tono è allegro, rassicurante, e invita i bambini a sentirsi parte di un ritorno festoso e condiviso.
La cura educativa come gesto d’arte
Uno dei versi più significativi è:
“La maestra di noi si prenderà cura, / cogliendo ogni sfumatura.” Qui la figura dell’insegnante è descritta come un’artista dell’educazione, capace di cogliere le sfumature di ogni alunno, di valorizzare le differenze e di accompagnare con attenzione e sensibilità. È un’immagine potente, che restituisce alla scuola il suo ruolo di spazio inclusivo e umano.
La classe come opera collettiva
La metafora centrale della filastrocca è quella della tavolozza dei pittori:
“Come la tavolozza dei pittori, / siamo fatti di mille colori.” Ogni bambino è un colore, una tonalità, una possibilità. E solo insieme, con la partecipazione di tutti, si può creare qualcosa di bello e armonioso: “Ognuno fa la sua parte, / e tutt’insieme / siamo un’opera d’arte.” Questa immagine finale è un invito alla collaborazione, alla valorizzazione delle diversità e alla costruzione di un’identità collettiva. La classe diventa un quadro vivente, dove ogni gesto, parola e emozione contribuisce a dare forma all’anno che verrà.
Un messaggio per educatori e famiglie
La filastrocca di Vitalba Santoro è molto più di un testo per bambini: è una riflessione poetica sul senso profondo della scuola. Parla di accoglienza, di bellezza, di cura e di comunità. È un ottimo punto di partenza per attività didattiche, laboratori creativi, discussioni sul valore della diversità e sull’importanza di “fare scuola” insieme.
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