Ti basta sfogliare, V. Santoro, sfogliare con Santoro

La filastrocca “Ti basta sfogliare” di Vitalba Santoro è un componimento poetico che celebra il potere dei libri e anche l’esperienza di immergersi nelle loro pagine. Attraverso versi incisivi, l’autrice ci invita a riflettere sulla magia della lettura e sulla ricchezza di mondi nascosti tra le righe.

Ecco una breve analisi e alcune considerazioni su questa filastrocca:

Il Libro Silente: L’autrice descrive il libro come un “compagno silente” che, nonostante il suo silenzio, continua a comunicare con chi lo sfoglia. Questa immagine evoca la sensazione di intimità e scoperta che si prova quando si legge.
Luoghi, Storie e Vite: Il libro contiene mondi interi: luoghi, storie e anche vite sospese. È un portale verso avventure e conoscenze che vanno oltre la realtà quotidiana.
L’Autore Illustrissimo: L’autrice menziona un “illustrissimo autore” che dà vita ai personaggi e alle vicende. Questo richiama l’importanza degli scrittori e del loro ruolo nel creare mondi letterari.
Il Misterioso Viaggiatore: La presenza di un “misterioso viaggiatore” suggerisce che il libro può portarci in luoghi lontani e sconosciuti. La lettura è un viaggio senza confini.
Delitti, Castighi, Uomini e Dei: Questi elementi rappresentano la varietà di contenuti che possiamo trovare nei libri. Dalla suspense dei delitti alle riflessioni sulla condizione umana, ogni pagina offre qualcosa di nuovo.
Ti Basta Sfogliare: L’autrice ci dice che tutto ciò che dobbiamo fare è “sfogliare” il libro per scoprire tutto su di lui o su di lei. Questo invito alla lettura è un inno alla curiosità e all’esplorazione.

In conclusione, “Ti basta sfogliare” ci ricorda che i libri sono tesori da custodire e che ogni pagina può rivelare segreti, emozioni e conoscenze. Leggere è un viaggio che arricchisce la nostra anima e ci connette con il mondo e con gli altri lettori.