Sono Paolo

Apri, Sono Paolo

Apri, Sono Paolo: La Filastrocca di Vitalba Santoro in Memoria di Paolo Borsellino

Il 19 luglio è una data che ricorda il sacrificio di Paolo Borsellino, un eroe nella lotta contro la mafia. Per onorare la sua memoria, Vitalba Santoro ha scritto la toccante filastrocca “Apri, Sono Paolo”. Attraverso le sue parole, Santoro ci invita a riflettere sull’importanza del coraggio e della giustizia.

Apri, Sono Paolo

Il tempo per me sta per scadere, di colpo tutto potrebbe finire. L’asfalto di nuovo tornare a brillare, ma arrendersi è l’ultima cosa da fare.

Con mille pensieri dentro la testa, ho visto l’umano che cede alla bestia, rabbia e terrore fare scalpore, navi percosse dalla tempesta.

Devo passare a trovare mia madre. Palermo è stupenda d’inverno e d’estate: in questa città che vuole cambiare, è fondamentale l’esempio del padre.

Tengo la giacca postata sul braccio. Forse era meglio venire da solo, le case e i palazzi d’intorno: apri mamma, sono Paolo.

Un Messaggio di Coraggio e Resilienza

La filastrocca si apre con un senso di urgenza e consapevolezza del pericolo imminente. Borsellino, attraverso la voce di Santoro, ci mostra la determinazione di un uomo che, pur conscio della fine vicina, non si arrende mai.

La Lotta Interiore e la Realtà Esterna

I versi successivi descrivono il tumulto interiore e la cruda realtà esterna. “Ho visto l’umano che cede alla bestia” è una potente metafora che riflette la degenerazione morale e il dominio della paura e del terrore nella società.

Il Legame con la Famiglia e la Città

La filastrocca continua con l’immagine di Borsellino che desidera visitare la madre. Palermo, descritta come bella in tutte le stagioni, rappresenta il cuore del cambiamento desiderato. L’esempio del padre, probabilmente una figura di riferimento per Borsellino, sottolinea l’importanza dei valori familiari nella sua vita e nella sua lotta.

Un Addio Commovente

Il finale della filastrocca, con Paolo che tiene la giacca sul braccio e riflette se sarebbe stato meglio andare da solo, aggiunge un tocco di vulnerabilità umana al ritratto dell’eroe. “Apri mamma, sono Paolo” è un richiamo intimo e struggente, un addio che commuove e ispira.

Conclusione

“Apri, Sono Paolo” di Vitalba Santoro non è solo una filastrocca, ma un tributo potente e toccante a Paolo Borsellino. Le sue parole ci ricordano il coraggio, la resilienza e l’importanza di non arrendersi mai nella lotta per la giustizia. Mentre onoriamo la memoria di Borsellino, siamo invitati a riflettere sul nostro ruolo nel promuovere il cambiamento e sostenere i valori per cui ha combattuto.

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