Per quel che riguarda scrittura e matematica gli Assiri e i Babilonesi erano assai progrediti.
Essi utilizzavano la scrittura cuneiforme, detta così perché le lettere e le sillabe si rappresentavano con disegnetti vari, fatti con piccoli tratti, a forma di cuneo o di chiodo. Questi popoli scrivevano su formelle di terra che facevano poi cuocere.
Matematica
In Mesopotamia sono state trovate tavolette d’argilla con segni grafici riconducibili al concetto di numero. Su queste tavolette ci sono calcoli di tasse, le nascite, le morti e tutti quei calcoli che servivano per mantenere l’organizzazione di una città-stato.
Dagli Assiro-Babilonesi, molto progrediti nel campo della matematica, si imparò a dividere il giorno in 24 ore, l’ora in 60 minuti, e il cerchio in 360°, così come facciamo ancora oggi. Anche il calendario, con la divisione dei mesi a seconda delle lunazioni, risale ai Babilonesi. Su alcune tavolette risalenti all’epoca della dinastia di Hammurabi è illustrato il sistema sessagesimale, cioè il sistema a base 60 utilizzato non solo dai Babilonesi ma anche in tutto il resto della Mesopotamia; un sistema sessagesimale che viene utilizzato ancora oggi per indicare la misura del tempo e degli angoli.
Comunque i Babilonesi nella matematica erano senz’altro più avanti rispetto ai popoli a loro contemporanei. Essi erano più bravi persino degli Egizi. I Babilonesi sapevano eseguire anche calcoli complessi, ad esempio la divisione che calcolavano moltiplicando il dividendo per il reciproco del divisore. Essi conoscevano quelli che in futuro avrebbero preso i nomi dei loro cosiddetti inventori: l’Algoritmo di Newton per il calcolo della radice quadrata di un numero e le terne Pitagoriche. Quindi si può dire che i Babilonesi sono stati autori di grandi scoperte matematiche.
Anche nella matematica così come nella cultura, i Babilonesi si ispirarono ai Sumeri.
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