La Notte di San Giovanni: Tradizione e Poesia di Vitalba Santoro
La notte di San Giovanni, celebrata il 23 giugno, è una tradizione ricca di magia e ritualità che si tramanda da generazioni. Questa festività, conosciuta in molte culture europee, è particolarmente amata in Italia, dove si celebra con riti che mescolano folklore, superstizione e devozione.
La Filastrocca di Vitalba Santoro
Vitalba Santoro cattura l’essenza di questa notte speciale nella sua filastrocca. Attraverso i suoi versi, Santoro ci guida in un viaggio poetico che rivela l’importanza di questa tradizione e i rituali che la caratterizzano.
Analisi della Filastrocca
Riti e Tradizioni:
La filastrocca inizia sottolineando la lunga storia della notte di San Giovanni, una tradizione che “dura da anni”. Questa continuità conferisce alla festività un senso di permanenza e importanza culturale. La “notte magica e fatata” evoca un’atmosfera di mistero e anche incanto, elementi che sono al centro dei riti di San Giovanni.
Gli Ingredienti della Fortuna:
Santoro descrive il rituale della preparazione dell’acqua profumata. Una bacinella viene riempita con rametti, fiordalisi, camomilla e fiori di lillà, tutti raccolti in “rametti nella giusta quantità”. Questa miscela di erbe e fiori, immersa nell’acqua al chiarore della luna, è creduta avere proprietà benefiche. L’acqua profumata, preparata con cura e devozione, è destinata a “portare fortuna” e anche a “curare mali e affanni”.
Significato della Notte di San Giovanni
Questa notte è considerata un momento di passaggio e rinnovamento. Secondo la tradizione, le erbe raccolte durante questa notte hanno poteri curativi e protettivi speciali. La rugiada che cade è ritenuta magica, capace di conferire bellezza e anche salute a chi se ne bagna.
Conclusione
Vitalba Santoro, attraverso la sua filastrocca, riesce a trasmettere la bellezza e la profondità di una tradizione che continua a vivere nel cuore di chi la celebra. La notte di S. Giovanni, con i suoi riti e i suoi misteri, rimane un momento magico dell’anno, capace di unire passato e presente in un abbraccio di speranza e rinnovamento. “Viva viva San Giovanni” non è solo un grido di gioia, ma un invito a partecipare a una tradizione che ci ricorda l’importanza del legame con la natura e con le nostre radici culturali.
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