La disinvoltura del male

La disinvoltura del male

La disinvoltura del male: una filastrocca per il Giorno della Memoria di Vitalba Santoro

La filastrocca La disinvoltura del male di Vitalba Santoro si inserisce con forza e delicatezza nella narrativa educativa del Giorno della Memoria, offrendoci un potente strumento per riflettere sull’orrore della Shoah e sulle sue radici. Le parole semplici e incisive del testo risuonano come un monito per le nuove generazioni, affinché ciò che è accaduto non venga dimenticato.

Un linguaggio universale di memoria e paura

Attraverso un linguaggio diretto e sincero, Santoro evoca immagini vivide che raccontano la tragedia vissuta da milioni di persone durante il regime nazista. La filastrocca si snoda attraverso temi universali, come la paura del filo spinato, del freddo, della fame e della disumanizzazione. Ogni verso è un richiamo a ricordi che non devono essere sepolti e a un passato che, se dimenticato, rischia di ripetersi.

Un monito contro l’indifferenza

L’autrice pone particolare enfasi su un concetto centrale: la “disinvoltura del male”. Questo riferimento ci ricorda che l’indifferenza e la complicità sono alleati del male. Le persone che assecondarono il regime, senza opporsi alle sue atrocità, sono parte integrante della tragedia. È una lezione importante per il presente: non basta condannare il male, occorre resistere ad esso con fermezza.

Un testo per l’educazione alla memoria

La disinvoltura del male si presta perfettamente a essere utilizzata nelle scuole per sensibilizzare bambini e ragazzi su temi di grande rilevanza storica e morale. La filastrocca diventa un ponte tra il passato e il futuro, permettendo ai più giovani di comprendere la gravità degli eventi che hanno segnato il Novecento e di riflettere sul valore della memoria e della giustizia.

Attività didattiche suggerite

Per arricchire la comprensione e stimolare la partecipazione degli studenti, la filastrocca può essere il punto di partenza per numerose attività:

  • Laboratorio di lettura e riflessione: leggere il testo in classe e discutere sul significato di ogni verso, mettendo in evidenza l’importanza della memoria storica.
  • Illustrazione della filastrocca: gli alunni possono disegnare scene ispirate ai versi, utilizzando colori e simboli per esprimere le emozioni suscitate.
  • Scrittura creativa: gli studenti possono scrivere brevi poesie o filastrocche sui temi della memoria, della giustizia e della libertà.
  • Teatro della memoria: mettere in scena una rappresentazione che interpreti i versi della filastrocca, dando vita alle paure e ai moniti espressi dall’autrice.

Conclusione

Vitalba Santoro, con La disinvoltura del male, ci offre un potente strumento per riflettere sul passato e affrontare il presente con consapevolezza. La sua filastrocca non è solo un testo poetico, ma un invito a custodire la memoria come antidoto al male. È un’opera che ci spinge a ricordare e a educare, affinché le nuove generazioni non restino indifferenti davanti alle ingiustizie e alle discriminazioni. La memoria, come ci ricorda la filastrocca, è un dovere collettivo.

Leggi https://rimediomeopatici.com/artemisia-vulgaris/

Leggi anche https://schedescuola.it/emancipazione-femminile/

La disinvoltura del male
La disinvoltura del male

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *