Ecco gli elementi fondamentali della Costituzione di Licurgo dettata dallo stesso Licurgo nel IX secolo a.C..
Alle popolazioni vinte furono tolte le terre che vennero assegnate alle famiglie dei vincitori.
I contadini discendenti delle popolazioni locali divennero schiavi e costretti a lavorare la terra. Essi dovevano dare i prodotti quasi interamente ai nuovi proprietari.
Elementi essenziali della Costituzione di Licurgo
I contadini costituivano la classe degli Iloti; erano servi, cioè privi di ogni diritto politico e di libertà, e avevano anche il dovere di servire in guerra accanto ai loro padroni. Gli artigiani, i commercianti, i piccoli agricoltori, detti Perieci, erano considerati uomini liberi: potevano comprare, vendere, sposarsi liberamente, ecc. Essi però non erano ritenuti veri cittadini con pieni diritti politici; non avevano cioè il diritto di essere eletti e di occupare cariche, di dare il poro parere e il loro voto nell’elezione dei magistrati, nonché nelle questioni interessanti la vita pubblica. I perieci erano obbligati al servizio militare e in guerra formavano la falange, cioè la schiera degli opliti. Gli opliti erano i fanti.
Veri cittadini, con pieni diritti, erano solo gli Spartiati, in minoranza rispetto al numero degli abitanti della Laconia e della Messenia. Essi vivevano del lavoro degli Iloti e dei frutti delle terre assegnatigli dallo Stato e che non potevano vendere. Le loro uniche occupazioni erano gli affari della politica, l’esercitarsi nelle armi e il combattere in guerra.
L’attività prevalente dei cittadini consisteva nell’addestramento militare. Fin dalla nascita il cittadino dipendeva dalla polis, a 7 anni il bambino, sottratto alla madre fino all’età di vent’anni, era affidato alle cure della polis che provvedeva a farne un soldato. Il cittadino spartano doveva essere un guerriero fisicamente prestante, abile nell’uso delle armi e disciplinato.
Gli Spartiati si riunivano in un’assemblea generale detta Apella. Sopra l’assemblea generale stava una più ristretta detta Gerusia composta da 28 cittadini tra i più vecchi e i più saggi. Essi erano scelti dall’apella.
I magistrati a Sparta erano di due tipi: I due re e i cinque efori.
I primi dovevano discendere per via ereditaria da due famiglie illustri dell’epoca della conquista. Essi avevano poteri limitati in tempo di pace, come presiedere la Gerusia e fare sacrifici in nome del popolo; ma in tempo di guerra assumevano il comando supremo dell’esercito.
I secondi erano ispettori o sorveglianti di tutto l’andamento dello Stato.
Infatti, gli efori, che erano stati creati per sostituire i re durante le assenze per causa di guerra, finirono col prendersi un potere assai superiore a quello dei re stessi, che da loro venivano rigorosamente controllati. Gli efori erano rinnovati ogni anno.
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