Il Paese delle emozioni

Il paese delle emozioni

Cari bambini, oggi vi racconto la storia di Sorrisopoli, il Paese delle emozioni e delle tre farfalle: Emi, Tristezza e Gioia.

 

Viaggio nel mondo delle emozioni

Sorrisopoli

 

C’era una volta un piccolo paese felice chiamato Sorrisopoli.

Sorrisopoli era un posto magico, pieno di colori e di allegria. Ogni giorno le persone di Sorrisopoli ridevano, giocavano e sognavano insieme.

Ma un giorno, un nuvolo grigio si abbassò sul paese. Era un nuvolo molto triste, che portava con sé una tempesta di emozioni.

Gli abitanti di Sorrisopoli cominciarono a sentirsi strani. Alcuni si sentivano tristi, altri arrabbiati e altri ancora confusi. Nessuno sapeva cosa fare per allontanare quel nuvolo grigio e riportare la gioia nel loro paese.

Allora, il saggio nonno Sole, decise di radunare tutti in piazza per trovare una soluzione. Spiegò loro che era normale provare emozioni diverse, ma che era importante imparare a gestirle.

Decise così di raccontare una storia, una favola che parlasse proprio delle emozioni. Iniziò così:

“C’era una volta una piccola farfalla chiamata Emi. Emi viveva in un bellissimo giardino, pieno di colori e di fiori profumati. Emi era molto curiosa e amava esplorare ogni angolo del giardino.

Un giorno, mentre volava allegra tra i fiori, Emi incontrò una farfalla dalle ali nere di nome Tristezza. Tristezza sembrava molto triste e Emi decise di avvicinarsi.

‘Perché sei così triste?’ chiese Emi.

‘Ho perso qualcosa di molto prezioso per me e mi sento così sola’ rispose Tristezza.

Emi, che non aveva mai provato la tristezza, decise di aiutare Tristezza a ritrovare ciò che aveva perduto. Insieme si misero alla ricerca e, passo dopo passo, Tristezza cominciò a sorridere di nuovo.

Incontrarono poi una farfalla energetica chiamata Gioia. Gioia saltellava di qui e di là, portando felicità ovunque andasse. Emi chiese a Gioia da dove venisse tutta quella energia.

‘La mia energia arriva proprio dalle emozioni positive!’ rispose Gioia. ‘Quando provi gioia, amore o gratitudine, dai vita a una vibrazione positiva che contagia tutto ciò che ti circonda’.

Emi capì allora che le emozioni erano come colori diversi che si intrecciavano nella sua anima, rendendola unica e speciale. Capì che anche la tristezza poteva essere un’emozione importante, perché insegnava ad apprezzare ancora di più la gioia.

Emi tornò nel suo giardino e raccontò a tutti gli abitanti di Sorrisopoli la bellissima scoperta che aveva fatto. Tutti capirono quindi che le emozioni facevano parte della vita e che ognuno aveva il diritto di provarle.

Così, insieme, impararono ad accogliere le loro emozioni, a gestirle e a trasformarle in qualcosa di positivo.

Da quel giorno, Sorrisopoli ritrovò il suo splendore. Il paese tornò ad essere felice, colorato e pieno di allegria, perché gli abitanti sapevano che le emozioni erano come gli arcobaleni che adornavano il cielo: ognuno diverso, ma tutti bellissimi.”

E così, grazie alla piccola farfalla Emi, Sorrisopoli imparò che non bisogna aver paura delle emozioni, ma bisogna imparare ad ascoltarle e a trasformarle in qualcosa di positivo. E così, emozione dopo emozione, vissero tutti felici e contenti.

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