Il cappero e il delfino sono i protagonisti della filastrocca di Costanza De Luca
Nel suggestivo mondo della poesia per l’infanzia, Costanza De Luca ci regala una perla narrativa e simbolica con la filastrocca “La leggenda del cappero e del delfino”. Una composizione dolce e delicata che, in poche strofe, riesce a evocare immagini potenti, mescolando natura, romanticismo e coraggio.
La trama: una favola tra mare e roccia
La filastrocca narra l’incontro improbabile ma magico tra un solitario cappero abbarbicato sulla roccia e un delfino romantico che, sfidando le onde, sogna di toccare l’inaccessibile. Nonostante la distanza e le difficoltà, l’amore e la tenacia del delfino trovano la loro strada: con un salto eroico, riesce finalmente a baciare il cappero.
Questa scena poetica dà vita a un fiore tra le foglie del cappero, simbolo di un’unione impossibile resa possibile dall’audacia e dal desiderio. Rosa, bianco e viola: i colori di quel fiore diventano manifestazione tangibile di emozioni profonde e di una leggenda di resilienza.
Simbolismo e messaggi
La forza della filastrocca sta nella sua capacità di trasformare elementi naturali in protagonisti emotivi:
- Il cappero rappresenta la solitudine, l’introspezione e la bellezza nascosta.
- Il delfino incarna il desiderio, il coraggio e la spinta verso l’impossibile.
- Il fiore nato dal loro incontro diventa l’emblema di un amore autentico, capace di superare ostacoli e paure.
Una filastrocca per sognare e riflettere
Con un linguaggio semplice ma evocativo, Costanza De Luca ci invita a credere nella poesia della natura e nella possibilità dell’incontro tra mondi diversi. La leggenda del cappero e del delfino non è solo una favola d’amore: è un invito a osare, a sperare, e a vedere bellezza anche dove non sembra esserci.
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