Ecco la filastrocca “IL CAPIBARA” di Costanza De Luca: Ode alla gentilezza nella savana
In un mondo sempre più rumoroso e competitivo, la filastrocca “Il Capibara” di Costanza De Luca si presenta come un piccolo manifesto di serenità e rispetto. Con versi semplici e musicali, l’autrice dipinge il ritratto di un animale straordinario: il capibara. Il capibara è il gigante buono della natura, che con la sua calma invita grandi e piccini a riscoprire il valore della convivenza pacifica.
Un protagonista che conquista con la sua quiete
Il capibara è descritto come un essere privo di paura, che preferisce la pace al conflitto. Non alza la voce, non corre per arrivare primo: cammina con passo lento e pensiero profondo. La sua filosofia di vita è basata sull’empatia e sulla riflessione, ed è talmente solida che riesce a muoversi “tra coccodrilli e giaguari come se fossero degli amici ideali.”
Questi versi — “Non ha mai imparato ad odiare, con lui tutti gli animali vogliono stare” — ci ricordano che la gentilezza non è debolezza, ma una forza che attrae e costruisce ponti.
Una lezione per piccoli lettori (e non solo)
Il tono della filastrocca è dolce e educativo, ideale per i bambini, ma con un messaggio universale che parla anche agli adulti: rallentare, rispettare, accogliere. In tempi di fretta e frenesia, il capibara ci insegna che si può vivere con “dignità” e “bontà”, senza bisogno di dominare o ferire.
L’impronta di Costanza De Luca
Con la sua penna sensibile, Costanza De Luca riesce ancora a regalare immagini che rimangono nel cuore. “Il Capibara” fa parte della letteratura per l’infanzia che diverte, educa e ispira, aprendo una finestra su un modo diverso di stare al mondo.
Leggi anche https://schedescuola.it/il-viaggio-di-un-uno-e-una/

