I prefissi

I prefissi

I prefissi sono morfemi che si pongono prima della radice. Diversamente dai suffissi, possono avere anche un significato proprio, che serve a modificare o precisare quello della parola primitiva.

Questo avviene, ad esempio, con alcune preposizioni (in, di, per…) o con alcuni avverbi (sopra, sotto…).

Ecco alcuni esempi:

  • Nome: furto → anti-furto
  • Aggettivo: popolare → im-popolare
  • Verbo: portare → es-portare

Anche i prefissi, come i suffissi, sono molto numerosi. I più comuni possono essere raggruppati in alcune categorie principali:

1. Valore negativo

  • dis-, in-, s-
  • Esempi: disonesto, incerto, sleale

2. Intensità

  • extra-, iper-, arci-, super-
  • Esempi: extraterrestre, ipersensibile, arcicontento, superattico

3. Direzione e tempo

  • a-, ante-, de-, es-, oltre-, retro-, tras-, ultra-, sotto-
  • Esempi: accorrere, anteporre, deviare, espatriare, oltrepassare, retrobottega, trasmissione, ultramoderno, sottocoperta

4. Qualità e quantità

  • bene-, male-, semi-, bis-, ri-
  • Esempi: beneaugurante, malcontento, semicerchio, biscotto, rifare

👉 In sintesi: i prefissi, insieme ai suffissi, rappresentano un meccanismo produttivo della lingua, capace di creare infinite varianti a partire da una stessa parola-base, arricchendo così il vocabolario di sfumature e significati.

Ecco un gioco linguistico semplice, visivo e coinvolgente per introdurre i prefissi ai bambini della scuola primaria:

Gioco: Il Laboratorio dei Prefissi Magici

Età consigliata:

Dai 7 ai 10 anni (adattabile anche per classi più grandi con varianti)

Materiali:

  • Cartoncini o tessere con parole primitive (es. “onesto”, “sensibile”, “correre”, “cerchio”)
  • Cartoncini con prefissi (es. “dis-”, “iper-”, “ri-”, “sotto-”)
  • Una tabella con le 4 categorie di significato
  • Pennarelli, colla, forbici
  • Una “macchina dei prefissi” disegnata su un cartellone (può essere una scatola decorata)

Come si gioca:

1. Preparazione

Distribuisci ai bambini le parole primitive e i prefissi. Spiega che i prefissi sono “pezzi magici” che si mettono davanti alla parola per cambiarne il significato.

2. La Macchina dei Prefissi

Ogni bambino inserisce una parola nella “macchina” (può essere una scatola decorata) e pesca un prefisso. Poi prova a unirli e a dire cosa significa la nuova parola.

Esempio: “correre” + “ri-” → “ricorrere” → “correre di nuovo”

3. Classifica il prefisso

Il bambino deve capire a quale categoria appartiene il prefisso:

  • Valore negativo
  • Intensità
  • Direzione/tempo
  • Qualità/quantità

Può attaccare la parola creata sotto la categoria giusta su un cartellone.

4. Disegna la parola

Ogni bambino disegna la nuova parola inventata. Se è reale, la illustra. Se è fantasiosa, la definisce e la aggiunge al “Dizionario dei Prefissi Magici”.

Variante didattica:

  • Usa immagini come stimolo: mostra un oggetto e chiedi “Come lo chiameresti se fosse più grande? Più piccolo? Al contrario?”
  • Crea sfide a squadre: chi riesce a creare più parole vere con prefissi diversi?

Esempi di parole da usare:

Parola basePrefissoNuova parolaSignificato
leales-slealenon leale
atticosuper-superatticomolto alto
cerchiosemi-semicerchiomezzo cerchio
partireri-ripartirepartire di nuovo

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