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Gli articoli, le paroline speciali della Grammatica Italiana

Ciao bambini! Oggi facciamo un gioco di grammatica con le parole, un gioco che ci aiuterà a capire meglio quando usiamo delle paroline speciali che mettiamo davanti ai nomi. Queste paroline si chiamano articoli. Ci sono due tipi principali di articoli: quelli determinativi e quelli indeterminativi. Sembrano nomi difficili, ma vedrete che sono facilissimi!

Gli Articoli Determinativi: Come Puntare il Dito!

Immaginate di essere in un parco e vedete un cane. Se dite “il cane sta correndo”, state parlando proprio di quel cane lì, quello che state guardando. La parola “il” è come se fosse il vostro dito che indica esattamente di quale cane state parlando.

Gli articoli determinativi sono come dei piccoli “puntatori”. Ci aiutano a dire che stiamo parlando di una cosa specifica, che conosciamo già o che possiamo vedere.

Questi sono gli articoli determinativi singolari (quando parliamo di una sola cosa):

 il: lo usiamo davanti ai nomi maschili che iniziano per consonante (come “il libro”, “il gatto”).

 lo: lo usiamo davanti ai nomi maschili che iniziano per vocale o per alcune lettere speciali come “s” seguita da un’altra consonante, “z”, “x”, “y”, “pn”, “ps”, “gn” (come “lo zaino”, “lo scoiattolo”).

 la: lo usiamo davanti ai nomi femminili che iniziano per consonante (come “la bambola”, “la casa”).

 l’: lo usiamo sia davanti ai nomi maschili che femminili che iniziano per vocale (come “l’albero”, “l’amica”).

E questi sono gli articoli determinativi plurali (quando parliamo di più cose):

 i: lo usiamo per i nomi maschili che al singolare iniziavano con “il” (come “i libri”, “i gatti”).

 gli: lo usiamo per i nomi maschili che al singolare iniziavano con “lo” o “l'” (come “gli zaini”, “gli scoiattoli”, “gli alberi”).

 le: lo usiamo per i nomi femminili che al singolare iniziavano con “la” o “l'” (come “le bambole”, “le case”, “le amiche”).

Quindi, quando usiamo un articolo determinativo, è come se dicessimo: “Parlo proprio di quella cosa lì!”.

Gli Articoli Indeterminativi: Una Cosa Qualunque!

Ora, immaginate di essere sempre nel parco e vedete un altro cane, un cane che non avevate visto prima. Se dite “un cane sta abbaiando”, non state parlando di un cane specifico, ma di uno qualsiasi tra i tanti cani che potrebbero esserci. La parola “un” ci dice che non è un cane in particolare che conosciamo già.

Gli articoli indeterminativi sono come dire “uno a caso”. Ci aiutano a parlare di una cosa generica, non specifica.

Questi sono gli articoli indeterminativi singolari:

 un: lo usiamo davanti ai nomi maschili che iniziano per consonante (come “un quaderno”, “un bambino”).

 uno: lo usiamo davanti ai nomi maschili che iniziano per vocale o per le stesse lettere speciali che abbiamo visto per “lo” (come “uno elefante”, “uno zio”).

 una: lo usiamo davanti ai nomi femminili che iniziano per consonante (come “una mela”, “una sedia”).

 un’: lo usiamo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale (come “un’isola”, “un’arancia”).

Gli articoli indeterminativi non hanno una forma plurale! Se vogliamo dire “più di uno” in modo non specifico, usiamo la parola “dei” per i maschi e “delle” per le femmine (anche se a volte queste parole sono considerate delle “preposizioni articolate”, ma per ora ricordatele così!). Per esempio: “dei bambini giocano”, “delle bambine saltano”.

Ricapitolando:

  • Gli articoli determinativi (il, lo, la, l’, i, gli, le) ci dicono che parliamo di qualcosa di preciso, che conosciamo. È come puntare il dito!
  • Gli articoli indeterminativi (un, uno, una, un’) ci dicono che parliamo di una cosa qualsiasi, non specifica. È come dire “uno a caso”!

Adesso, quando leggerete o parlerete, fate attenzione a queste piccole parole all’inizio dei nomi. Vedrete che capire se si tratta di qualcosa di specifico o di una cosa qualsiasi è molto più facile di quanto pensiate! Continuate a giocare con le parole e imparerete tantissime cose nuove!

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