C’era una volta un piccolo paese chiamato Gentilia, un luogo magico e incantato dove regnava un solo valore incontestabile: la gentilezza. Gli abitanti di Gentilia erano conosciuti in tutto il mondo per la loro generosità e premura verso gli altri.
In questo paese, ogni giorno i cittadini si alzavano presto dal letto con il sorriso sulle labbra, pronti ad aiutarsi vicendevolmente. Ogni strada e piazza di Gentilia risuonava di saluti affettuosi e parole gentili, mentre i fiori colorati addobbavano le finestre di ogni casa.
Al centro di Gentilia c’era un vecchio albero, chiamato l’Albero Gentile. Si diceva che le sue radici attingessero l’anima stessa di Gentilia e diffondessero nell’aria un’energia positiva e gentile. La leggenda narrava che chiunque avesse toccato il tronco dell’albero, avrebbe ricevuto un dono speciale: quello di divenire gentile nel cuore e nell’anima.
In una fredda giornata invernale, quando Gentilia era immersa nella bianca neve, nella città arrivò uno straniero di nome Giovanni. Giovanni era un uomo triste e solitario, che aveva perso la speranza nel potere della gentilezza. Sentiva che il mondo era diventato un luogo cupo e cinico.
Giovanni non era un uomo cattivo, ma la vita gli aveva insegnato ad essere diffidente verso gli altri. Decise di restare a Gentilia, incuriosito dal fatto che fosse chiamata la terra della gentilezza. Poco dopo il suo arrivo, mentre passeggiava per le strade della città, gli occhi di Giovanni si posarono sull’Albero Gentile. Fu attratto da quella maestosa pianta e sentì un desiderio improvviso di toccarne la corteccia rugosa.
Non appena il suo dito sfiorò il tronco, un calore dolce e accogliente lo avvolse. Giovanni guardò intorno a sé e notò quanto fosse diverso il suo cuore: ora era colmo di compassione e altruismo. Da quel giorno in poi, Giovanni cominciò a diffondere gentilezza in tutto Gentilia.
Le sue azioni gentili contagiavano le persone che incontrava per strada. Iniziò a donare sorrisi generosi, ad ascoltare le preoccupazioni degli altri e ad offrire il suo aiuto senza aspettarsi nulla in cambio. Giovani e anziani, ricchi e poveri, tutti ricevevano attenzione amorevole e gesti gentili da parte di Giovanni.
La gentilezza di Giovanni si diffuse come un’onda che si allarga nell’oceano. Anche gli abitanti più cupi di Gentilia trovarono un barlume di speranza e iniziarono a mostrare la loro gentilezza nascosta. La città rifiorì in un arcobaleno di gesti e parole gentili.
Da quel giorno in poi, Gentilia divenne non solo il paese della gentilezza, ma anche l’esempio per il resto del mondo. Alberi gentili furono piantati in ogni angolo del pianeta, ispirando altri a riscoprire il valore fondamentale della gentilezza.
E così la fiaba di Gentilia continua a essere raccontata di generazione in generazione, come un promemoria prezioso dell’importanza di essere gentili con gli altri. E se mai dovessi incontrare Gentilia, ricordati di avvicinarti all’Albero Gentile, chiudere gli occhi e toccare la sua corteccia: chissà, forse anche tu potrai diventare gentile nel cuore e nell’anima.
A cura di schedescuola
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