Taluni storici ritengono che sotto l’incombente minaccia assira l’espansione commerciale dei Fenici sia mutata in una più intensa colonizzazione fenicia.
Situati in un territorio aspro e poco fertile, i Fenici trovarono sostentamento prima nella pesca, poi nella navigazione. Costretti a svolgere attività fuori del loro territorio, escludendo il Mar Egeo, dominato dai Greci, puntarono su Mediterraneo occidentale, dal confine cirenaico (Libia) fin oltre le Colonne d’Ercole.
Inoltre, la presenza di due porti naturali permise lo sviluppo della flotta navale e del commercio marino. Nei porti in cui avevano maggiori traffici i Fenici fondavano colonie, cioè sedi fisse, con case e magazzini.
Di simili colonie se ne ebbero nell’isola di Cipro e di Creta, in Sicilia (in particolare a Palermo) e in Sardegna (a Cagliari), in Spagna e in Francia.
Gli insediamenti sardi ebbero anche la funzione di chiudere il Tirreno ai Greci, ma il blocco fu rotto dall’importante fondazione di Massalia (anno 600 a. C.) da parte dei coloni focei. I Focei erano gli abitanti di Focea, regione della Grecia centrale. Focea era la città più settentrionale della Ionia. La città sorgeva alla foce del fiume Ermo sulla penisola che separava a nord il Golfo di Cuma e a sud il Golfo di Smirne.
Massalia è stata un’antica colonia greca corrispondente alla città francese di Marsiglia, in Provenza.
Molte colonie furono fondate anche sulle coste africane: la più famosa di queste fu Cartagine, che diventerà la più potente rivale di Roma. Secondo la leggenda, fondatrice di Cartagine fu la regina Didone. Pare che i Fenici, nelle loro peregrinazioni, abbiano persino navigato intorno a tutta l’Africa.
Le colonie più antiche sorsero in Spagna il 1000 a. C., poi fu il turno di Cartagine 814 a.C. all’incirca. Minacciati dalla concorrenza dei Greci, che li avevano preceduti in Sicilia e in Italia, e dalle monarchie orientali (Assiri, Caldei, Babilonesi e Persiani) che stavano sottomettendo le loro città, i Fenici superarono la crisi grazie al ruolo assunto da Cartagine, che fondò un vero e proprio Impero tra il VI e il V secolo a.C. Con il condottiero Annone i Cartaginesi oltrepassarono le Colonne d’Ercole, fondarono una serie di colonie sulle coste occidentali dell’Africa, e verso il 600 avrebbero circumnavigato il continente.
La colonizzazione fenicia si caratterizzò per la mancanza di un vero e proprio vincolo di dipendenza delle colonie dalla madrepatria. L’attività delle colonie era prevalentemente di tipo commerciale, benché non mancasse l’attività agricola.
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