Il passaggio dalla Preistoria alla Storia è segnato dalla nascita delle prime civiltà nell’antico Oriente.
Il termine antico Oriente definisce una vasta area geografica che dall’altopiano iranico si estende fino alle coste del bacino Mediterraneo orientale e dal Mar Nero al Golfo Persico, includendo tutta la Valle del Nilo.
Si possono citare la civiltà degli Egizi nella valle del Nilo; le civiltà mesopotamiche degli Accadi, dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri tra i fiumi Tigri ed Eufrate (l’attuale Iraq); quella dei Fenici (l’attuale Libano); quella degli Ebrei in Palestina; quella degli Hatti e degli Ittiti nella Penisola Anatolica (l’attuale Turchia); quella dei Medi e Persiani, tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (l’attuale Iran).
E’ la zona della “mezzaluna fertile”, cioè un semicerchio di terre che comprende la Mesopotamia, la Siria, la Palestina, fino all’Egitto, dove la presenza di fiumi, che hanno favorito la fertilità dei suoli, e la vicinanza al mare hanno favorito lo sviluppo dell’agricoltura, la nascita delle città, la diffusione dei commerci.
Nel bacino del Mediterraneo l’età storica cominciò circa 3000 anni prima di Cristo. Da quel tempo ai nostri giorni corrono circa 50 secoli; 50 secoli di storia civile dei paesi mediterranei ed europei. Questo lungo tempo si può dividere in quattro grandi età:
Antica: dagli inizi dell’epoca storica alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (3000 a. C. – 476 d. C.)
Medioevale: fino alla scoperta dell’America (1492)
Moderna: fino alla Rivoluzione francese (1789)
Contemporanea: Fino ai nostri giorni.
I nostri antenati iniziarono ad aggregarsi nelle zone dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Lì vi erano prospettive di vita migliori con la possibilità di sfruttare terreni fertili e vie d’acqua navigabili.
Il Mediterraneo
Il mare Mediterraneo (cioè mare “posto in mezzo alla terra”) bagna le coste dei tre continenti: Europa, Africa e Asia. Ha molte isole ed è un mare interno, aperto da un solo lato sull’oceano Atlantico – fino a quando fu aperto il canale di Suez (completato nel 1867 e inaugurato il 17 novembre 1869. Nel 2015 è stato completato il raddoppio di alcuni tratti del canale). – Il canale è lungo ben 193,30; ma è invece relativamente stretto (la sua larghezza varia tra 205 e 225 m), specie ove i punti estremi delle penisole italiana e greca si prolungano verso la costa africana.
Queste penisole e molte isole del Mediterraneo lo rendevano facilmente navigabile, anche con navi a vela od a remi, usate agli antichi. Tutti i popoli, che si sono sviluppati lungo le sue sponde sono diventati abili navigatori.
Le terre bagnate dal Mediterraneo sono fertili e ridenti; il clima mite ed invitante.
Questi sono i motivi per cui nel passato vari popoli sono stati attratti dalle sponde mediterranee, vi si sono stabiliti in modo definitivo, e hanno cominciato a commerciare e a navigare su quel pacifico mare: si pensi che il mare è una strada naturale e che gli scambi e le comunicazioni erano allora più facili per mare, lungo le coste e di isola in isola, che attraverso deserti e foreste privi di strade.
(Nella tavola si vede come di isola in isola, quasi di ponte in ponte, si svolgono i commerci tra i vari popoli mediterranei.
E con i rapporti commerciali si stabiliscono anche rapporti di cultura e scambi di idee, di costumi, cioè di civiltà).
Il commercio, una delle attività più praticate nel Mediterraneo, favorì l’incontro tra popoli e culture diverse.
Questi popoli dettero origine a culture e civiltà marinare.
Con questi scambi di prodotti del suolo e di oggetti lavorati, le civiltà dei vari popoli si arricchirono enormemente e si diffusero: giacché un popolo chiuso in se stesso né progredisce, né fa progredire gli altri.
Così, fin dal 3000 circa a. C., intorno al Mediterraneo noi vediamo civiltà fiorentissime, i cui resti ci lasciano ancor oggi profondamente ammirati.
Lo studio delle antiche civiltà è importante: con esse infatti vennero a contatto i Romani, nostri antichi progenitori; sono quelle stesse civiltà che i Romani in qualche modo assorbirono e tramandarono fino a noi.
Antiche Civiltà
Le prime civiltà si svilupparono nel Mediterraneo, in oriente, a partire dal tardo Neolitico.
Sono quelle dei Sumeri, degli Accadi, degli Ittiti, degli Egizi, degli Assiri, dei Babilonesi, dei Fenici, degli Ebrei, dei Medi e dei Persiani.
In particolare
Gli Assiri, i Babilonesi, i Fenici, gli Ebrei si svilupparono sulla costa Asiatica del Mediterraneo.
Gli Egizi si svilupparono sulla costa Africana del Mediterraneo.
I Greci si svilupparono sulle coste della penisola greca.
Gli Italici si svilupparono sulle coste della penisola Italiana.
Nelle zone più interne dell’Asia si affermarono le civiltà dei Sumeri e degli Accadi che popolavano la Mesopotamia; la civiltà degli Ittiti che fondarono il loro Impero in Anatolia, cioè nella attuale Turchia; le civiltà dei Medi che si affacciavano sul Mar Caspio e dei Persiani che si affacciano sul Golfo Persico. Sia i Medi che i Persiani furono tra i popoli detti Indo-europei, come i Sumeri e gli Ittiti. Gli Indo-europei erano popoli provenienti dall’India che si spostarono prima verso il centro dell’Asia e poi verso l’Europa centrale.
Antico Oriente
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