Abbracci

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“Abbracci”: Una Filastrocca di Vitalba Santoro che Celebra l’Amore e la Tenerezza

La filastrocca “Abbracci” di Vitalba Santoro è un’opera delicata che, attraverso poche righe, riesce a trasmettere il valore universale di un gesto semplice ma potentissimo: l’abbraccio. Con parole evocative e immagini poetiche, l’autrice ci guida in un viaggio emotivo che richiama l’importanza dell’amore, della condivisione e del conforto reciproco.

Un Gesto Universale

L’apertura della filastrocca, “Abbracciami, anche coperto di stracci,” è un invito alla sincerità e all’accettazione incondizionata. Gli abbracci non guardano le apparenze o le condizioni esteriori, ma si radicano nella volontà di offrire calore e accoglienza. L’immagine della vite che avvolge i suoi tralci richiama la forza della natura e la sua capacità di intrecciarsi per crescere insieme, simbolo di unione e sostegno.

L’Abbraccio come Nutrimento

“Abbraccia la terra, abbraccia il tuo cane, ché il pane da solo non toglie la fame” è una strofa che va oltre il significato letterale. Qui, Santoro ci ricorda che il nutrimento emotivo e spirituale è indispensabile quanto quello fisico. Abbracciare la terra significa riconnettersi con le nostre radici, con la natura e con ciò che ci circonda. Abbracciare un animale, come il proprio cane, richiama l’importanza dell’amore verso tutti gli esseri viventi.

Un Ritorno all’Infanzia

Nell’ultima strofa, l’autrice ci riporta a un momento di dolcezza infantile: “Ritorna, e abbracciami ancora, come faceva mio padre all’uscita di scuola.” Questo ricordo intimo e personale evoca la sicurezza e il conforto che solo l’abbraccio di un genitore può dare. È un invito a ritrovare quella purezza e quella semplicità nei rapporti umani.

Il Messaggio della Filastrocca

“Abbracci” è un inno alla bellezza dei piccoli gesti, quelli che hanno il potere di trasformare le giornate e dare significato alla nostra esistenza. Santoro ci ricorda che un abbraccio è molto più di un gesto fisico: è un simbolo di empatia, di amore e di connessione profonda.

Conclusione

Vitalba Santoro, con questa filastrocca, ci invita a riflettere sul potere degli abbracci, gesti che uniscono e nutrono il cuore. In un mondo sempre più frenetico, “Abbracci” ci ricorda l’importanza di fermarci, tendere le braccia e accogliere l’altro, indipendentemente dalle differenze e dalle difficoltà. Una poesia che tocca le corde più intime dell’animo umano.

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