Il Mesostico INVASI di Costanza De Luca: Una Riflessione sulla Valutazione Scolastica
Il mesostico “INVALSI” di Costanza De Luca è un grido di protesta contro le prove ministeriali standardizzate e oggettive. Questo acrostico ci invita a riflettere sulla valutazione scolastica e anche sul suo impatto sui bambini; ci spinge altresì a riflettere sulla necessità di un sistema educativo più umano, che valorizzi le singole potenzialità dei bambini e li aiuti anche a crescere in modo armonioso.
Vediamo insieme il significato, le considerazioni e il commento su questo mesostico.
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Significato e Spiegazione:
- NoI: I bambini, rappresentati dal pronome “noi”, esprimono la loro opinione.
- noN: La negazione è forte. I bambini non vogliono essere sottoposti a questo tipo di valutazione.
- Vogliamo: Questa parola sottolinea il desiderio dei bambini di essere ascoltati e anche rispettati.
- Essere valutAti da: La valutazione è al centro del dibattito.
- Prove ministeriaLi: Le prove standardizzate imposte dal ministero dell’istruzione.
- Standardizzate e oggettIve: Queste prove sono impersonali e non tengono conto delle specificità di ciascun bambino.
- Maestra Costy: I bimbi si rivolgono alla maestra, forse cercando comprensione e anche cambiamento.
- Considerazioni e Commento:
- Le prove standardizzate possono mettere sotto pressione i bambini e ridurre anche la loro creatività.
- La valutazione dovrebbe essere più flessibile e tener conto anche delle diverse abilità e stili di apprendimento.
- L’acrostico ci ricorda che l’educazione non può essere ridotta a numeri e statistiche.
Riflessioni sul Mesostico “INVALSI”
Il mesostico di Costanza De Luca solleva importanti questioni riguardo alla valutazione scolastica e al suo impatto sui bambini. Ecco alcune riflessioni aggiuntive:
- Pressione e Stress:
- Le prove standardizzate possono mettere sotto pressione i bambini, creando ansia e anche stress.
- La paura di fallire può influenzare negativamente il loro apprendimento.
- Individualità e Diversità:
- Ogni bambino è un individuo unico, con talenti, abilità e stili di apprendimento differenti.
- Le prove standardizzate spesso ignorano queste differenze, cercando di misurare tutti con la stessa asticella.
- Creatività e Pensiero Critico:
- La valutazione dovrebbe incoraggiare la creatività e il pensiero critico.
- Le prove standardizzate, invece, spesso richiedono risposte preconfezionate e non stimolano la riflessione profonda.
- Alternative alla Valutazione Tradizionale:
- Dovremmo considerare approcci più flessibili, come la valutazione formativa e l’osservazione continua.
- Valorizzare il processo di apprendimento, oltre al risultato finale, è essenziale.
In conclusione
Il mesostico “INVALSI” ci invita a riflettere su come possiamo migliorare il sistema educativo, mettendo al centro i bisogni dei bambini e rispettando la loro individualità.
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