Il Triste Freddo e la Brina: Un Abbraccio di Pace
Un componimento di Costanza De Luca per la giornata mondiale HAIKU.
In questa danza invernale, il freddo si fa compagno della brina. Le notti gelide, come cuori solitari, si avvolgono in un abbraccio di cristalli di ghiaccio. Ma c’è una bellezza nascosta in questa unione: la pace.
Il Triste Freddo
Il freddo è un sentimento che ci avvolge quando le temperature scendono, quando il vento sibila tra le foglie spoglie degli alberi. È il silenzio delle notti invernali, il respiro visibile nell’aria gelida. Ma il freddo non è solo una sensazione termica; è anche un’emozione. Quando il mondo si contrae sotto il peso del gelo, i nostri cuori possono sentirsi altrettanto oppressi.
La Brina: Un Bacio d’Inverno
La brina è la poesia del freddo. Si forma quando il vapore acqueo si condensa direttamente in cristalli di ghiaccio, aderendo alle superfici esposte. È come se la notte, con le sue mani invisibili, baciasse ogni foglia, ogni filo d’erba, ogni ramo, trasformandoli in opere d’arte ghiacciate.
La brina è un abbraccio delicato, un gesto di pace. Quando il sole sorge, i cristalli brillano come diamanti, e la terra sembra risvegliarsi con un sorriso. La brina ci ricorda che anche nel freddo, c’è bellezza da scoprire.
La Veste di Pace
E così, la brina diventa la veste di pace. I suoi cristalli sono fili d’argento che cuciscono insieme il triste freddo e la quiete dell’inverno. Ogni foglia, ogni filo d’erba, ogni ramo indossa questa veste, e noi possiamo farlo anche noi.
Nelle notti gelide, quando il mondo sembra troppo grande e il cuore troppo piccolo, possiamo abbracciare la brina. Possiamo lasciare che la sua bellezza ci avvolga, che il suo silenzio ci riconcili con noi stessi. E così, nel freddo, troveremo la pace.
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