La giornata dei calzini spaiati: una filastrocca che celebra la diversità e la libertà
La giornata dei calzini spaiati è una ricorrenza che si festeggia ogni primo venerdì del mese di febbraio. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone sull’accettazione della diversità e sull’importanza di essere se stessi. La ricorrenza è nata nel 2010 in una scuola primaria di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine, dall’idea della maestra Sabrina Flapp, che ha coinvolto i suoi alunni in un’attività ludica e educativa: indossare calzini di colori o forme diverse, come simbolo di originalità e unicità.
In occasione di questa giornata, vogliamo condividere con voi una filastrocca scritta da Vitalba Santoro. La filastrocca racconta la storia di un bambino che, una mattina, indossa un calzino spaiato e va a scuola, dove scopre che essere diversi non è un difetto, ma un valore.
La filastrocca si intitola “La giornata dei calzini spaiati”. E’ una poesia in rima, che usa un linguaggio semplice e diretto, ma anche ricco di immagini e di emozioni. La poesia si apre con una situazione divertente: il bambino ha indossato un calzino spaiato, non accoppiato, che giaceva solo soletto nel cassetto. Il bambino non si preoccupa di questo dettaglio e va a scuola, dove si sente un po’ osservato, ma non per questo sbagliato. Il bambino, infatti, ha imparato dalla maestra che essere diversi non è un difetto, ma una ricchezza.
La poesia prosegue descrivendo i vari tipi di calzini che il bambino ha indossato: a pois, rigato, colorato, lungo, corto, a fiori, con i cuori. Il bambino mostra con orgoglio i suoi calzini, che rappresentano la sua personalità e il suo gusto. Lui sa che siamo tutti diversi visti da fuori, ma che dentro al cuore ognuno è speciale e sa quanto vale.
La poesia si conclude con un invito a celebrare la diversità, la nostra unicità, la nostra originalità e la nostra libertà. Il bambino esorta i lettori a essere se stessi, a non avere paura di mostrare le proprie differenze, a non seguire le mode o i pregiudizi, a rispettare e apprezzare gli altri per quello che sono.
La filastrocca di Vitalba Santoro è un esempio di come la poesia possa essere uno strumento di espressione e di testimonianza, ma anche di educazione e di impegno civile. La poesia ci ricorda che la giornata dei calzini spaiati non è solo una data da ricordare, ma un’occasione per riflettere sul valore della diversità, dell’originalità e della libertà.
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