Il cielo è di tutti

Il cielo è di tutti

“Il cielo è di tutti: laboratorio di riflessione e scrittura per conoscere e condividere la poesia di Gianni Rodari”

Articolo:

“Il cielo è di tutti” di Gianni Rodari è una poesia che, con parole semplici e immagini potenti, comunica un messaggio profondo: il cielo appartiene a tutti. Non importa chi siamo, da dove veniamo o cosa possediamo, tutti abbiamo il diritto di ammirare e godere delle bellezze della natura. Con questo spirito, abbiamo pensato a un laboratorio WRW (Writing-Reading Workshop) che coinvolga sia i bambini della scuola primaria sia quelli della scuola secondaria di primo grado, creando uno spazio per riflettere e per esprimere pensieri e sentimenti su questa poesia.

Obiettivo del laboratorio:

Il laboratorio si propone di stimolare la riflessione sull’importanza della condivisione e dell’uguaglianza attraverso la lettura della poesia di Rodari. Grazie alla metodologia WRW, l’attività aiuterà i bambini e i ragazzi a sviluppare le loro capacità di ascolto, osservazione e scrittura, permettendo di creare uno spazio di confronto e condivisione delle loro riflessioni.

Preparazione dell’attività:

L’insegnante invita gli alunni a sedersi in cerchio, favorendo una disposizione raccolta che incoraggi il dialogo e anche la partecipazione attiva. Prima di iniziare la lettura della poesia, l’insegnante mostra alcune immagini del cielo in vari momenti della giornata: albe, tramonti, cieli stellati, lune piene e cieli nuvolosi. Ogni immagine ha lo scopo di suscitare curiosità, emozioni e di richiamare gli elementi descritti nella poesia.

Fasi del Laboratorio:

1. Lettura e riflessione condivisa
  • L’insegnante legge ad alta voce “Il cielo è di tutti”, soffermandosi su alcune parole e immagini per stimolare la riflessione. A intervalli, invita i bambini e i ragazzi a notare cosa li colpisce di ogni verso, mentre scorrono le immagini di cieli diversi.
  • A ogni pausa, viene chiesto a chi vuole di condividere una prima impressione o un pensiero, mentre gli altri possono annotare sensazioni e riflessioni personali su un quaderno.
2. Discussione e osservazione critica
  • Terminata la lettura, l’insegnante invita i partecipanti a rispondere a domande aperte, come:
    • “Cosa significa per te che il cielo è di tutti?”
    • “Hai mai pensato che il cielo può appartenere a ognuno di noi allo stesso modo?”
    • “Quali emozioni hai provato ascoltando la poesia?”
  • I bambini e i ragazzi sono incoraggiati a rispettare le opinioni di tutti, prendendo il tempo necessario per ascoltare i pensieri dei compagni.
3. Scrittura personale
  • Dopo il confronto, ogni alunno è invitato a scrivere un breve testo in cui descrive il proprio “cielo personale”. Possono immaginare di parlare direttamente al cielo o di raccontare un momento in cui si sono sentiti collegati con l’universo.
  • I più piccoli possono esprimersi con disegni e frasi semplici, magari accompagnati da immagini. I ragazzi della scuola secondaria, invece, possono provare a scrivere una breve poesia ispirata a Rodari.
4. Condivisione finale
  • In cerchio, gli studenti leggono le loro riflessioni o poesie. La condivisione diventa così un momento per conoscere i pensieri degli altri, per scoprire visioni diverse del “cielo” e arricchirsi reciprocamente.
  • L’insegnante raccoglie tutti gli scritti e, se possibile, crea un piccolo “libro del cielo” della classe o un cartellone che tutti potranno vedere e consultare.

Esempio pratico:

Per un’attività adatta ai più piccoli, si potrebbe concludere il laboratorio con la creazione di un “cielo di classe” sul muro, dove ogni bambino aggiunge un disegno o una frase su ciò che rappresenta il cielo per lui. Per i ragazzi delle medie, potrebbe invece essere interessante concludere il laboratorio con un brainstorming su come rispettare e condividere non solo il cielo, ma anche altri “beni comuni” del mondo.

Conclusione

Attraverso il laboratorio WRW su “Il cielo è di tutti”, gli studenti sviluppano un legame con la poesia e imparano a esplorare le loro emozioni. Le attività promuovono una comprensione più profonda dell’idea di uguaglianza, stimolando i bambini a vedere il mondo come un luogo di bellezza e condivisione.

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