Ettore e l Elfo: un’avventura tra “e” ed “è” è la favola che mette in risalto la differenza tra e congiunzione ed è verbo ed anche il loro differente utilizzo.
C’era una volta, in una piccola cittadina chiamata Letteratura, un bambino curioso di nome Ettore. Ettore amava esplorare il vasto regno delle parole, ma spesso si confondeva tra due piccoli elfi magici chiamati “e” e “è.”
Un giorno, mentre Ettore passeggiava nel Bosco delle Parole, incontrò un elfo allegro chiamato “e.” Questo elfo era sempre felice di unire le parole, collegando amici e avventure. Ettore si avvicinò a “e” e chiese: “Cosa fai qui, piccolo elfo?”
“Salve, Ettore!” rispose “e” con un sorriso. “Io sono qui per unire cose e persone. Guarda, posso fare ‘sole e luna’ o ‘giochi e amici.’ Sono come un piccolo ponte magico nel mondo delle parole.”
Ettore sorrise, felice di avere fatto amicizia con “e” e di scoprire il suo potere nel collegare le cose.
Continuando la sua passeggiata, Ettore si imbatté in un elfo un po’ più tranquillo chiamato “È.” Questo elfo, con una bacchetta magica nella mano, sembrava concentrato nel rendere le cose reali e presenti.
“Ciao, Ettore,” disse “” con un tono calmo. “Io sono qui per mostrarvi ciò che accade ora. Posso dire ‘il sole è luminoso’ o ‘l’uccello è allegro.’ Sono come un faro luminoso che illumina il presente.”
Ettore, incuriosito, chiese: “Ma qual è la differenza tra te e ‘e’?”
“Guarda, caro Ettore, spiegò “è,” quando diciamo ‘sole e luna,’ stiamo aggiungendo due cose insieme. Ma quando diciamo ‘il sole è luminoso,’ stiamo parlando di quello che succede proprio ora, nel presente.”
Ettore, con la sua mente curiosa, comprese la differenza tra “e” e “è.” “E” unisce, come un piccolo ponte, mentre “È” illumina il presente come un faro magico.
Da quel giorno, Ettore visse molte avventure nel Bosco delle Parole, guidato dai suoi amici “E” e “È.” Imparò a usare le loro magie per raccontare storie incantevoli e capì che, nel mondo delle parole, “e” e “è” erano come i suoi fedeli alleati.
E così, la piccola cittadina di Letteratura continuò a vivere armoniosamente, grazie all’amicizia magica di “E” e “È,” e il piccolo Ettore continuò a esplorare il meraviglioso regno delle parole.
Morale:
La favola di Ettore e l’Elfo ci insegna che nel mondo delle parole, le sfumature tra “e” e “è” sono come piccoli tesori da scoprire. La congiunzione “e” unisce idee e concetti, come un ponte magico che collega le parole. D’altra parte, il verbo “è” ci mostra ciò che accade ora, illuminando il presente come un faro luminoso. Entrambi, “e” e “è”, sono alleati preziosi nel raccontare storie, e imparare a riconoscerne le differenze arricchisce il nostro modo di esprimerci. Nella varietà delle parole, scopriamo la magia delle sfumature e impariamo a usarle con consapevolezza per creare storie uniche e incantevoli.
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